MelaRetrò: Apple Newton l'antesignano dell'iPad

Nel 1993 Apple lanciava il Newton Message Pad, il primo palmare della Mela, precursore dell'iPad, riscopriamolo con MelaRetrò
Nel 1993 Apple lanciava il Newton Message Pad, il primo palmare della Mela, precursore dell'iPad, riscopriamolo con MelaRetrò


Tra i 4 pollici dell’iPhone 5s ed i 7.9 pollici dell’iPad mini c’è sicuramente spazio per un dispositivo intermedio, Apple si prepara infatti a lanciare il prossimo iPhone 6 in due taglie con display da 4.7 e 5.5 pollici.

Eppure nella storia di Apple un dispositivo con display da 5 pollici esisteva già vent’anni fa, si trattava del Newton OMP (Original Message Pad), il primo palmare della Mela, con caratteristiche molto innovative per l’epoca.

Se pensate che il riconoscimento vocale di Siri sul vostro iPhone o iPad sia una novità rivoluzionaria, sappiate che nel 1993 il Newton disponeva già del riconoscimento della scrittura e del riconoscimento di comandi vocali, sebbene il loro funzionamento non fosse così avanzato come quello dei sistemi odierni, anzi il riconoscimento della scrittura effettuata con il pennino sul display resistivo era ritenuto troppo immaturo per essere veramente funzionale.

Non solo, il Newton era corredato anche di software per la navigazione su Internet e per la gestione della posta elettronica, ma la connettività era limitata alla porta seriale ed alla porta ad infrarossi, necessarie per collegarsi ai modem analogici o ai primi cellulari.

Oltre al display da 5 pollici, con risoluzione di 336 × 240 pixel rigorosamente monocromatici, l’hardware del Newton era composto da un processore ARM da 20 a 166 MHz, ROM da 4 a 8 MB e RAM da 640 KB a 1,2 MB, a seconda delle varie versioni che si sono succedute tra il 1993 ed il 1998. L’alimentazione era fornita da 4 batterie AAA. Il sistema operativo del Newton era ovviamente proprietario, Apple rilasciò sette versioni del Newton OS, dalla 1.0 alla 2.0.

Il Newton però non ebbe il successo che ha poi riscosso l’iPad, uno dei motivi principali era sicuramente il prezzo compreso tra i 799 e i 999 dollari, piuttosto elevato per un dispositivo che in fin dei conti, date le ridotte potenzialità dell’hardware, permetteva di fare ben poche cose. Uno strumento destinato ai manager, non un dispositivo per le masse.

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