Come installare Windows sui nuovi Mac Intel

Ora proviamo a rispondere ad una domanda che ci avete già posto in molti: sarà possibile installare Windows sui nuovi Mac Intel? L’interesse per questa potenzialità è diffuso e, da molti punti di vista, comprensibile. Poter avere sia Windows che Mac Os potrebbe aiutare gli switcher meno convinti, e soprattutto consentirebbe di usare applicazioni non ancora portate sulla nostra piattaforma sull’apprezzato hardware di Cupertino. Comunque, ecco la risposta: attualmente non è possibile installare Windows sui Mac con processori Intel, ma presto sarà molto facile, sia in emulazione che in formato nativo. Ma andiamo con ordine…


Chi ha bisogno di usare applicativi Windows non complessi sappia che poteva già usarli sui Mac precedenti, quelli con PowerPc. Esistono da tempo applicazioni come Virtual PC che simulano un processore Intel, permettendo di installare Windows e tutti i software che vi servono sul vostro Mac. Per applicazioni non eccessivamente pesanti la cosa garantisce una performance discreta, soprattutto se avete l’ultima versione (la 7) e un processore G5. Ma sui nuovi Mactel l’attuale Virtual PC non funzionerà: si tratta di un’applicazione non ancora scritta in Universal, e non può funzionare in Rosetta. Ma Microsoft (che sviluppa Virtual PC) ha annunciato di aver avviato una collaborazione con Apple, per ricreare da zero l’applicazione per i nuovi Mac.

Fin qui, tuttavia, si parla solo di emulazione, ma con i nuovi Mac si può fare di più. Windows, infatti, potrebbe essere installato in modo nativo sui processori Intel. Il desiderio di molti è quello di avere un sistema con dual boot, cioè con la possibilità di scegliere all’avvio quale sistema operativo usare. Attualmente Windows Xp non può essere installato facilmente sui nuovi Mactel. Non per un particolare blocco, ma per il fatto che il boot di Mac Os X per x86 è più recente di quello di Windows. I nuovi Mac, infatti, sfruttano l’Efi (Extensible Firmware Interface), mentre Windows Xp (nella versione a 32bit) funziona ancora con il Bios (Basic Input Output System).

Non è impossibile che qualche azienda, o qualche utente smanettone, fornisca a breve un bridge, o un qualche sistema che permetta di scavalcare le differenze tra Bios ed Efi. Qualcosa di vagamente simile lo stanno già facendo i produttori di iEmulator, impegnati nella creazione di un emulatore del Bios e delle interfacce Ethernet e video. Più che di emulazione, quindi, si parla di creazione di una macchina virtuale, cosa possibile solo grazie all’uso dello stesso processore sul quale gira nativamente Windows. La virtualizzazione garantisce performance nettamente superiori rispetto all’emulazione. Il software dovrebbe essere disponibile a febbraio.

In ogni caso è altamente probabile che il nuovo Windows Vista implementi direttamente l’Efi: in questo modo l’installazione dovrebbe andare liscia come l’olio. E siccome i Mactel sono basati su hardware Intel e ATI standard, Vista dovrebbe essere in grado di rivelarsi completamente compatibile con l’hardware del sistema. Tutto, ovviamente, se Apple e Microsoft non metteranno appositamente qualche forma di blocco. Phil Schiller, di Apple, ha affermato che da Cupertino non faranno nulla per complicare la vita a chi è costretto ad usare contemporaneamente due sistemi operativi. La stessa Microsoft ha dichiarato, sempre in via informale, la sua apertura nei confronti di Apple nella creazione di sistemi certificati Windows. Secondo Waggener Edstrom, dell’ufficio stampa di Redmond: “Microsoft potrebbe supportare Apple come sta supportando ogni altro costruttore di PC”. Allo stesso tempo, tuttavia, non è detto che i programmatori di Windows non siano intimoriti dalle potenzialità di una macchina in grado di far convivere il loro sistema operativo con quello della concorrenza.

Ultima ma non ultima l’offerta di CodeWeavers, che promette di farvi usare applicazioni Windows sui Mactel… senza dover installare Windows. CodeWeavers è già nota per il suo legame con Wine, un sistema molto simile che permette di usare applicazioni Windows su Linux. Nonostante l’annuncio, che risale a giugno, finora non abbiamo notizie sullo stato di questo progetto.

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