Tim Cook incontra il primo ministro israeliano Netanyahu a Cupertino

Durante il suo viaggio in USA per AIPAC, il primo ministro israeliano Netanyahu fa tappa a Cupertino per incontrare Tim Cook.
Durante il suo viaggio in USA per AIPAC, il primo ministro israeliano Netanyahu fa tappa a Cupertino per incontrare Tim Cook.

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Durante il suo viaggio negli Stati Uniti, il primo ministro israeliano Netanyahu ha incontrato i fondatori di Whatssup e il CEO di Apple Tim Cook. L’incontro con Cook è avvenuto oggi, durante la tappa di Netanyahu nel suo viaggio verso Stanford, dove avrà un altro incontro con il presidente Hennessy e rilascerà qualche intervista televisiva. Il programma della visita del primo ministro israeliano è stato rivelato dal suo ufficio stampa via Twitter.

I dirigenti di Apple incontrano relativamente spesso i dirigenti dei paesi con i quali hanno più contatto. Recentemente, nel mese di febbraio 2014, Tim Cook aveva avuto un incontro in Turchia col presidente Abdullah Gül per discutere del progetto Fatih, il programma tecnologico turco legato all’educazione e che prevede l’acquisto di almeno 57 mila iPad.

Di fatto, Apple e Israele hanno avuto parecchi scambi negli ultimi anni, anche se non esiste un Apple Store israeliano e Apple non ha nessun retail store nel paese. Nel 2012, Apple ha acquistato la ditta israeliana Anobit e prima ancora di interessarsi ad Anobit, Apple aveva pensato di creare un proprio centro di ricerca e sviluppo sui semiconduttori guidato da Aharon Aharon, un veterano dell’industria tecnologica israeliana. Inoltre, Apple ha diversi uffici di ricerca ingegneristica in Israele ed il paese è spesso visitato da dirigenti di Cupertino.

Dell’anno scorso data anche l’acquisto di PrimeSense, la società che ha sviluppato la Kinect di Microsoft, con lo scopo di applicare la tecnologia di Primesense a funzionalità della fotocamera dei dispositivi portatili e della Apple TV.

L’incontro di oggi mira sicuramente a stringere ulteriormente la partnership fra Israele e Apple, spianando il terreno a future acquisizioni o investimenti nel paese. Dal lato suo, anche se non prende posizione nel conflitto israelo-palestinese, Apple riconosce (almeno nelle sue app) l’Autorità Nazionale Palestinese. Dubitiamo però che Netanyahu venga a Cupertino per parlare di Mappe e di divisione del territorio, anche se qualche tempo fa si generò un problema diplomatico che coinvolse l’ambasciatore israeliano negli USA per fare pressione affinché Apple piazzi il Muro del Pianto in territorio israeliano e non divida in due Gerusalemme nella sua app Mappe.

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