iPhone, continua la discesa del market share e Android sembra favorito

Secondo una recente statistica di Kantar Worldpanel la quota di mercato dell’iPhone continua a seguire un andamento decrescente mentre Android, con Samsung al timone, guadagna terreno. I numeri delle vendite però non sono l’unico dato fondamentale.
Secondo una recente statistica di Kantar Worldpanel la quota di mercato dell’iPhone continua a seguire un andamento decrescente mentre Android, con Samsung al timone, guadagna terreno. I numeri delle vendite però non sono l’unico dato fondamentale.

Kantar Worldpanel, gruppo internazionale che si occupa di monitoraggio, ricerche ed analisi di mercato, ha da poco pubblicato un nuovo rapporto che riassume ed illustra i cambiamenti ed i movimenti delle quote di mercato dei vari sistemi operativi mobile in relazione alle vendite degli smartphone all’interno dei mercati più importanti.

Secondo quanto è possibile osservare nella tabella riassuntiva, che confronta le vendite di smartphone tra il Q4 2012 e il Q4 2013, il sistema operativo di Apple mantiene ancora lo stesso andamento che è stato possibile osservare negli ultimi mesi.

Le quote di mercato di iOS mostrano un visibile decremento, soprattutto attraverso l’area europea, mentre Android continua con quella che sembra un’inesorabile crescita. Il sistema operativo di Google sottrae il primo posto a quello di Apple negli Stati Uniti e, come fa notare 9to5mac, raggiunge uno share del 70% contro il 24% di iOS.

L’analista di Kantar, Dominic Sunnebo, ha però qualcosa da sulla situazione di Samsung:

“Dopo anni di crescita accelerata, Samsung sta cominciando a sentire una reale pressione in molte regioni, con uno share più basso del 2.2% in Europa ed uno stallo in Cina. Apple d’altro canto ha perso quote in molti paesi in confronto all’anno scorso ma, cosa molto più importante, ha mantenuto alto lo share in alcuni mercati chiave.”

iOS è ancora forte negli USA ed il sistema operativo della società di Cupertino dimostra il suo punto di forza non tanto nelle quote di mercato ma nel cosiddetto “prezzo di vendita medio” e nella sua trazione come prodotto di alto livello.

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