iPhone 4: Apple al lavoro per evitare un glassgate


Brutte notizie per i possessori di iPhone 4, e chi scrive è con voi. Secondo le indiscrezioni raccolte internamente ed esternamente ad Apple da GDGT, pare che gli ingegneri di Cupertino abbiano scoperto un nuovo potenziale problema di design che affligge il telefono. La scocca posteriore in materiale vetroso tenderebbe a rompersi un po’ troppo spesso, soprattutto se protetta con alcuni tipi di bumper. E già si parla di glassgate.

Si sono spenti da poco i mugugni e i tramestii sull’incresciosa questione Antennagate, mitigati da una tempestiva operazione di marketing e dalla distribuzione di bumper gratuiti. Ma a breve distanza da quei fatti, un nuovo scandalo rischia di macchiare la reputazione della mela.

Sapevamo già che, in casi particolarmente sfortunati, la scocca posteriore in vetro zaffiro dell’iPhone 4 si incrina e si spacca rovinosamente in più punti. Ciò che sta emergendo in queste ore, tuttavia, è che al fenomeno contribuiscono anche le particelle e la polvere che si pongono tra la scocca e il bumper, causando raschi e venature che in breve tempo si trasformano in vere e proprie spaccature. E ciò accadrebbe soprattutto coi cosiddetti slider bumper, cioè le custodie rigide in cui l’iPhone va infilato, compresi quelli certificati col marchio “made for iPhone”.

La faccenda è incresciosa soprattutto perché la faccia, questa volta, Apple rischia di perderla due volte. Da una parte, un eventuale glassgate sancirebbe ufficialmente il fallimento del design in questa generazione di iPhone, dall’altra perché i produttori di case di terze parti pagano una cifra consistente dei propri guadagni (qualcuno azzarda il 15% del prezzo della custodia) per il privilegio del logo “Made for iPhone” e la visibilità negli scaffali degli Apple Store mondiali.

Per ora, pare che Apple abbia precipitosamente ordinato il ritiro dagli store di tutti i case incriminati per scongiurare un’epidemia di telefoni da riparare in garanzia, ma sarà il tempo a dire se una mossa del genere sia stata sufficiente e tempestiva. Una cosa è certa: passi il punto debole dell’antenna, cui tutto sommato si può rimediare con poco sforzo. Ma un telefono che si spacchi semplicemente stando nella custodia è un’ironia che nessun utente è disposto a tollerare.

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