Apple: rassicurazioni sulla privacy per iAd e servizi location-based


In risposta alle preoccupazioni espresse da un membro del Congresso USA su questioni di privacy e profilazione degli utenti, Apple ha prodotto una lettera eccezionalmente ricca di dettagli in cui dimostra come la raccolta di informazioni avvenga sostanzialmente in modo anonimo.

Insospettiti dalle ultime novità della mela in fatto di pubblicità, servizi di geolocalizzazione e condivisione di tali dati con le app e i servizi di terze parti, i due Congressmen Edward J. Markey e Joe Barton hanno inviato di comune accordo una missiva a Cupertino, richiedendo maggiori informazioni a riguardo. La risposta, ragionevolmente tranquillizzante, è arrivata in poco tempo ed appare inusualmente prolissa:


Quando il dispositivo di un cliente invia informazioni WiFi, telefoniche, GPS o diagnostiche ad Apple, non include alcuna informazione in grado di identificare quel particolare dispositivo o utente.

Inoltre, insiste, qualunque tipo di informazione raccolta viene mantenuta per un massimo di sei mesi, senza contare che i dati di latitudine e longitudine degli utenti vengono sempre prima convertiti in codici postali (ZIP) dai server iAd prima di essere inviati ai business partner. E comunque, dopo tale periodo di tempo, i dati vengono infine aggregati e archiviati “per scopi amministrativi”.

Per i due politici statunitensi è fondamentale che Apple metta nelle mani degli utenti tutti gli strumenti necessari per preservare la propria privacy, e gli sforzi intrapresi sembrano soddisfacenti:


Le risposte di Apple hanno fornito informazioni aggiuntive su come vengono usati i dati di geolocalizzazione e la possibilità degli utenti di esercitare controllo sulla gran varietà di feature dei prodotti Apple. Ho apprezzato il responso della società.

E in effetti, nella lettera Apple conferma che è sufficiente non accettare i cambiamenti nella politica della privacy in iTunes se si hanno timori o ci si trova in disaccordo con essi (anche se, rifiutando le condizioni, poi non sarà possibile utilizzare il proprio account su iTunes Store o crearne uno nuovo). In alternativa, è sempre possibile disabilitare i servizi location-based direttamente su iPhone, iPod touch ed iPad, tanto a livello di Sistema che app per app.

Chi volesse consultare per intero la lettera di Cupertino, può farlo grazie al PDF disponibile a questo indirizzo.

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