OLPC: in cantiere un tablet Android da 75$


Cosa accadrebbe se la concorrenza più spietata ad iPad arrivasse da un progetto con intenti benefici e a bassissimo costo? E chissà se in questo momento qualcuno se lo sta chiedendo anche a Cupertino. Fatto sta che l’associazione non-profit voluta fortemente da Negroponte, quella One Laptop Per Child alla base del computer a basso costo per i paesi in via di sviluppo, sta pensando ad un nuovo dispositivo per l’educazione che ha la forma di tablet, e che costerà appena 75$.

Rispetto al primo dispositivo OLPC (che era poco potente, troppo costoso e poco adattabile ai metodi di input non latini), di passi avanti ne sono stati fatti parecchi: parliamo di quasi 1 milione e 300 mila dispositivi piazzati in diverse parti del mondo, dal 2007 al 2009, in Africa, America latina, Asia ed Oceania. Ora, però, il progetto si fa ambizioso sul serio, e prevede l’introduzione di un tablet con touch screen e sistema operativo Android. A riguardo, il Wall Street Journal scrive:


I nuovi tablet avranno almeno una, se non due webcam. Supporteranno connessione WiFi ad Internet, schermi multi-touch e avranno abbastanza potenza per riprodurre video ad alta definizione e 3D. Diversamente dall’iPad di Apple, il dispositivo consentirà la connessione di periferiche esterne come tastiere e mouse.

Certo, è pur vero che su un dispositivo del genere un mouse serve a poco o niente, ma ipotizziamo che il collegamento di una fotocamera digitale o di una stampante possa risultare infinitamente più proficuo. Basato sulla piattaforma Moby della Marvell, il gingillo avrà inizialmente un costo di 100$, per scendere poi a 75$ entro il 2011. Il produttore spiega:

Col suo processore Marvell ARMADA 600 a basso costo, il tablet Moby consente la codifica/decodifica dei flussi 1080p, la gestione intelligente dei consumi, connettività Wi-Fi/Bluetooth/FM/GPS a basso consumo, performance 3D di alto livello, supporto a diversi standard inclusi Adobe Flash, Android e Windows Mobile.

Il nuovo modello di OLPC, ribattezzato XO-3, verrà infine corredato dall’accesso a oltre due milioni di libri disponibili sul Web. Certo, è prematuro e ingenuo ritenere che da solo questo tablet possa scalfire il reame di iPad, che è e resta high end nel suo segmento; ma non è un azzardo affermare che presto di tablet con WebOS (quelli HP, almeno inizialmente) o Android ne vedremo parecchi sul mercato, e c’è da scommetterci che costeranno molto meno della controparte con la mela. Come dire, i primi a fare le spese di un prodotto del genere saranno probabilmente i netbook.

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