La sfida del fumetto su iPad: intervista ad Alessandro Risuleo di Enhanced Press


Tra i settori che potranno godere di maggiori opportunità dal successo di iPad, sicuramente c’è anche quello del fumetto. Lo schermo a colori del tablet di Apple offre potenzialità che il Kindle non ha, e basta dare un occhio a quel che sta combinando la Marvel per lanciare un “Gasp!” di meraviglia. Nel loro piccolo, tuttavia, anche i programmatori italiani non si stanno facendo trovare con le mani in mano.

Per capirlo bastava passare, nel week-end, al Comicon, fiera del fumetto di Napoli. Proprio lì, allo stand di Enhanced Press e Tunuè, un folla di appassionati ha provato il piacere di un fumetto italiano su iPad. Per capire le potenzialità del settore abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alessandro Risuleo di Enhanced Press, un produttore di applicazioni già noto al grande pubblico per i successi di A Separate World ed RX. Ne sono usciti spunti di discussione interessanti sull’editoria, sui pregi e limiti dell’in-app purchase e su un settore che probabilmente vi farà sorridere, ma che promette successi negli USA: il fotoromanzo…

gietz ipadCaro Alessandro, in questi mesi hai ottenuto tanti successi e molti complimenti, ma come definiresti Enhanced Press e come è nata la vostra esperienza su iTunes Store?
L’idea di Enhanced Press è nata con A Separate World, un piccolo esperimento che avevamo fatto noi come agenzia di grafica, per iniziare a proporre qualcosa su iPhone. Inizialmente pensavamo che il test non avesse avuto successo, invece vedendo le altre realtà del mercato italiano abbiamo capito di aver registrato un risultato notevole. L’idea principale è stata poi quella di cercare di dare delle linee guida per il discorso dell’editoria del fumetto su mezzo elettronico.

Siete partiti da iPhone ed ora sembrate già pronti ad affrontare iPad…
Esatto. Oggi abbiamo già 13 titoli di Tunuè e in più tutto Sturmtrupper e iFiction pronti per l’iPad. Le applicazioni sono in review da Apple, ci stanno mettendo del tempo in più per l’approvazione rispetto a quanto ci è accaduto per iPhone. Per questo non possiamo ancora promettere al 100% di essere pronti per il lancio ma, se non ci saranno problemi da parte di Apple, è cosa fatta: siamo solo in attesa dell’approvazione.

Ma voi, e il pubblico del Comicon, il fumetto sull’iPad avete già potuto provarlo. È risultato soddisfacente per un pubblico di appassionati?
Ovviamente mentre lavoravamo sul nostro fumetto abbiamo anche guardato la concorrenza. La Marvel ha fatto un’applicazione molto bella, anche se incentrata sull’in-app purchase. Con i fumetti italiani l’esperienza è ancora migliore, perché se il fumetto Marvel ha un’impostazione leggermente più grande, e quindi più difficile da riportare fedelmente su iPad, quello italiano è avvantaggiato, proprio per il suo formato. Le persone che l’hanno provato al Comicon sembravano davvero soddisfatte del prodotto: innanzitutto per la natura tecnica dell’iPad e poi per la possibilità di possedere la collezione a portata di mano, in digitale, ad un costo inferiore rispetto a quella della carta. Anche per questo spingeremo sempre per coinvolgere l’editore a mantenere un costo di 79 centesimi.

Cosa non va nell’in-app purchase? Al momento sembra molto gettonato guardando Marvel e i Digicomics della Disney…
Il problema principale per l’in-app purchase, dal nostro punto di vista, è che essendo costituito da un’unica applicazione non ci dà modo di promuovere uno ad uno ogni fumetto. Marvel e Disney hanno marchi noti e omogenei, ma per il fumetto italiano, convertendo magari diversi titoli a distanza di tempo, l’applicazione separata ci offre la possibilità di fare una promozione ad hoc per quel titolo sullo store.

E gli editori come la prendono? La carta finirà davvero nel dimenticatoio?
Nelle esperienze che stiamo facendo presso le diverse fiere del fumetto, come Comicon e Cartoomics, abbiamo conosciuto diverse case editrici italiane e sembrano tutte interessate a questa evoluzione. Abbiamo conosciuto la Bonelli e Astorina che fa Diabolik, ma anche tanti appassionati. Il dubbio che ci presentano più spesso riguarda la natura fisica del prodotto: quando acquisti un fumetto di carta l’hai in mano e sai che sarà sempre valido. Sul digitale in molti temono che con il variare delle tecnologie il prodotto potrà non essere più fruibile. Se tra qualche anno una nuova tecnologia soppiantasse l’iPad le applicazioni potrebbero non essere compatibili. In realtà però credo che lo stesso prezzo, decisamente inferiore, possa giustificare un prodotto che non sostituisce ancora il cartaceo, ma che è qualcosa di differente.

Il fumetto su iPhone e iPad deve essere sempre multimediale? Quando lo arricchisce e quando lo snatura?
Per iPhone abbiamo spinto molto sull’aspetto multimediale con le case editrici. È importante convincerle a creare un prodotto che sia in grado di dare qualcosa in più. Probabilmente questo si perderà un pochino con iPad, perché viene identificato come un prodotto per la lettura, quindi l’utente potrebbe sentire l’esigenza di leggere in silenzio o con la sua musica personale. Certo ci piacerebbe iniziare a ragionare su nuovi prodotti, in grado comunque di cogliere le nuove occasioni del digitale, come le animazioni o i video.

Apple sta trattando i libri diversamente dai fumetti. Per i libri si è presa la briga di gestire lo store di iBooks, centralizzando l’infrastruttura. Per i fumetti gli editori devono fare quasi tutto da soli. Sarà un vantaggio o uno svantaggio?
Questa è per noi una sfida. I numeri di vendita non giustificano ancora tutti gli investimenti, ma se gli editori ci crederanno c’è margine per prodotti davvero creativi. Applicazioni differenti per contenuti differenti possono lasciare più spazio all’innovazione. Penso ad esempio al fumetto con integrato il videogioco, il video, i contenuti extra e così via.

Quanto sforzo richiede portare un fumetto su iPhone o iPad?
Questo è il nostro lavoro principale come agenzia: l’editore consegna il fumetto pronto per supposto cartaceo. Noi dobbiamo adattare e posizionare al meglio vignetta per vignetta. Successivamente si passa alla sonorizzazione, che è il momento più lungo perché richiede un certo sforzo realizzare il suono più adatto. Dopo viene tutta la parte interattiva. Ci vuole un mese circa di lavoro per un prodotto preesistente, se non tre o quattro mesi per prodotti ex-novo.

ifictionTra i vostri progetti c’è anche iFiction, che sono sostanzialmente i fotoromanzi catapultati nell’era iPad. Come vi è venuta questa idea?
Abbiamo avviato questa collaborazione con Lancio che in Italia è forse il principale protagonista del settore. La nostra idea, con loro, è quella di arricchire il fotoromanzo con delle animazioni. Per ora stiamo animando le fotografie statiche, ma Lancio si sta attrezzando per inserire vere e proprie riprese.

Questo è un pubblico decisamente diverso, l’iPad finirà davvero nelle mani delle casalinghe?
Su iPhone sta aumentando moltissimo il pubblico femminile, pur non essendo molto abituato all’acquisto da iTunes. Ma a priori, l’iFiction, è un prodotto paradossalmente molto innovativo: puoi passare fino a quasi un’ora intrattenendoti con qualcosa di nuovo e leggero. Noi crediamo molto nel lancio negli Stati Uniti di questo prodotto. Qui in Italia c’è una certa riluttanza nei confronti del fotoromanzo, mentre altrove questo prodotto non è così conosciuto e verrà percepito come qualcosa di completamente nuovo. Posso anche anticiparti che nel giro di due settimane arriveranno delle fiction molto interessanti, legate ad un’azione di marketing particolare e con personaggi famosi… sarà una sorpresa.

Un’altra collaborazione che avete è quella con Shockdom, editore di fumetti per il web molto apprezzato. Come è nata l’idea di lavorare insieme?
I fumetti per il web sono a strisce, con storie non molto lunghe, e sono risultati perfetti per iPhone. Shockdom è stata un’esperienza molto positiva. RX crediamo sia il prodotto più adatto di quelli che abbiamo convertito per iPhone, anche per la sua simpatia è particolarmente vicino al target che adesso va per la maggiore su iPhone. Le prossime uscite che faremo con loro saranno Albo ed RX2.

Avete in ballo anche un progetto umanitario, il fumetto Gentes a scopo benefico…
Esatto, il progetto rimane lì e speriamo abbia un successo crescente, perché ci teniamo molto ed aiuta il CESVI. Speriamo che i media ci aiutino a tenere accesa l’attenzione su questa iniziativa, nonostante la natura di nicchia di questo fumetto.

Ultima domanda e questa volta siamo alla resa dei conti: quando diventerà un business profittevole tutto ciò?
Sicuramente ora stiamo facendo un vero e proprio lavoro di “alfabetizzazione” sui nuovi device, perché realizzare prodotti di questo tipo è cosa da pionieri. Speriamo davvero che con l’iPad le cose migliorino, grazie alle sue caratteristiche editoriali. Puntiamo molto sull’iPad, se avrà successo come supporto il settore avrà un futuro roseo. Ci stanno contattando da tantissimi settori differenti, posso anticiparti accordi anche con importanti case di produzione televisive che si interessano al prodotto editoriale appositamente per iPad. Credo molto nel futuro, e i successi di iPhone con il suo sistema di pagamento, sono un ottimo precedente.

Per chi volesse conoscere meglio Enhanced Press, e i suoi progetti, il prossimo appuntamento è fissato per domenica 9 maggio a Roma, alle 15, in occasione del CVG Festival.

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