USB Power Adapter Takeback Program, Apple estende il programma all'Italia

Rispondere a una chiamata sul suo iPhone 5 in carica sarebbe costato la vita a una donna in Cina, a causa di una scarica elettrica. Il caricabatterie che ha causato la morte, però, non era prodotto da Apple. Ecco perché Cupertino ora ha dato il via ad un programma di sostituzione gratuita degli adattatori di terze parti, anche nel nostro paese.
Rispondere a una chiamata sul suo iPhone 5 in carica sarebbe costato la vita a una donna in Cina, a causa di una scarica elettrica. Il caricabatterie che ha causato la morte, però, non era prodotto da Apple. Ecco perché Cupertino ora ha dato il via ad un programma di sostituzione gratuita degli adattatori di terze parti, anche nel nostro paese.

Aggiornamento del 19 agosto 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.

Dopo che una ragazza cinese è rimasta folgorata mentre rispondeva all’iPhone in carica, e dopo che un uomo -sempre cinese- è finito in coma per ragioni analoghe, Apple ha deciso di disincentivare l’uso degli alimentatori non ufficiali e non sicuri lanciando un programma di riciclaggio degli adattatori di terze parti (USB Power Adapter Takeback Program) che è ufficialmente partito il 16 agosto scorso.

Fino a poco tempo fa, tuttavia, erano contemplati pochissimi paesi, come Stati Uniti, Canada e UK; poi si sono rapidamente aggiunti altri paesi compresi Francia e Germania, e infine il programma è arrivato ad includere anche Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Hong Kong, Ungheria, Italia, Irlanda, Corea, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e Taiwan. In totale, parliamo di 30 diversi paesi.

Le condizioni, tuttavia, variano lievemente da nazione a nazione, tant’è che Apple ha messo su diverse sezioni a seconda della provenienza dell’utente; per quanto ci riguarda, tuttavia, siamo stati relegati ad una pagina separata intitolata “other countries.”

Per ottenere la sostituzione di un caricabatterie non ufficiale o non funzionante, basta portarlo in un Apple Store o in un Centro Autorizzato Apple, e versare contestualmente 10 Euro (IVA Compresa.) Il Genius che si farà carico della vostra pratica, farà anche in modo che l’accessorio venga smaltito con modalità eco-compatibili, e vi fornirà un omologo ufficiale con la mela sopra. Si tratta di uno sconto di 9 Euro sul prezzo di listino dell’alimentatore USB Apple da 5W disponibile su Apple Store. Per maggiori informazioni, è possibile consultare il sito dedicato all’iniziativa.

Parte il programma USB Power Adapter Takeback Program

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Aggiornamento del 6 agosto 2013, a cura di Giacomo Martiradonna.

In seguito al caso della ragazza cinese folgorata mentre rispondeva all’iPhone in carica con un dispositivo non ufficiale, Apple ha deciso di lanciare un nuovo programma di riciclaggio degli adattatori di terze parti (USB Power Adapter Takeback Program) a partire dal prossimo 16 agosto. Per il momento, il comunicato ufficiale è stato redatto esclusivamente in inglese e cinese, ma apparentemente sembra applicarsi a tutti i mercati compreso quello nostrano.

In pratica, è sufficiente portare un caricabatterie sospetto in qualunque Apple Store per poter acquistare -a 10$ in luogo del prezzo standard- l’equivalente originale:

Le ultime notizie suggeriscono la possibilità che alcuni caricabatterie contraffatti o di terze parti non siano stati progettati in modo adeguato e che ciò possa rappresentare un rischio per la salute. Sebbene non tutti gli adattatori di terze parti abbiano problemi, annunciamo oggi un programma di ritiro dei caricabatterie USB per permettere ai clienti di acquisire caricabatterie adeguatamente progettati. […]
A partire dal prossimo 16 agosto 2013, se avete dubbi su qualunque dei vostri caricabatterie USB, potete lasciarli in un Apple Store o in un Centro Autorizzato. Ci assicureremo che vengano riciclati con modalità eco-compatibili.

Ovviamente, è consentita al massimo una sostituzione per dispositivo posseduto; non una di più, non una di meno. Inoltre, i Genius non sono in grado di stabilire l’autenticità o l’affidabilità dell’accessorio: si limiteranno a ritirarlo e a fornire un sostituto originale in seguito al pagamento di 10$ o del corrispettivo in valuta locale.

Non è la prima volta che Apple propone un’iniziativa simile. Già nel 2008, lanciò un programma di ritiro degli alimentatori inclusi con l’iPhone 3G; i dispositivi, molto più compatti dei predecessori, avevano la tendenza a rompersi e a restare incastrati nella presa elettrica. E a tutt’oggi, Cupertino fa montare un LED verde su tutti gli adattatori per distinguerli da quella prima infornata farlocca.

iPhone 4, il caricabatterie che ha ucciso Ma Ailun non era originale

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Aggiornamento del 19 luglio 2013, di Giacomo Martiradonna.

Ma Ailun, la ragazza cinese di soli 23 anni uccisa da una scarica elettrica mentre rispondeva ad una chiamata sul proprio iPhone 5, utilizzava un caricabatterie di terze parti. Ed quest’ultimo che gli inquirenti ritengono responsabile dell’accaduto, secondo la ricostruzione del South China Morning Post.

Talvolta gli accessori più economici sono caratterizzati da una minore attenzione ai dettagli e da standard non sempre adeguati di isolamento elettrico, e ciò può costituire una minaccia per l’incolumità dell’utente:

Secondo Xiang Ligang, un esperto di telecomunicazioni sentito da CCTV, il caricabatterie usato da Ma potrebbe essere stato un falso di quelli economici.
“I caricabatterie economici adottano scorciatoie” ha affermato Xiang. “La qualità dei protettori della componentistica e dei circuiti può non essere buona, e ciò può portare alla rottura del condensatore, con invio di corrente a 220 volt direttamente nella batteria del cellulare.”

Inoltre, pare che non si trattasse di un iPhone 5, come affermavano inizialmente le fonti, ma di un iPhone 4; una differenza non di poco conto, visto che il primo è circondato principalmente di alluminio mentre l’altro contiene acciaio inox. Tra l’altro, le dinamiche esatte dell’evento non sono state ancora neppure chiarite del tutto. Il telefono della ragazza, infatti, è ancora perfettamente funzionante in seguito all’incidente:

Xiang ha affermato che, normalmente, l’elettricità da un caricabatterie sovraccaricato riscalderebbe oltremodo la scocca del telefono, danneggiando i circuiti interni e rendendo il dispositivo inutilizzabile. Nel caso dell’iPhone 4 di Ma, tuttavia, le autorità hanno affermato che il telefono si accendeva ancora normalmente nonostante le gravi bruciature sull’esterno. Il cavo dati del telefono, tuttavia, il caricabatterie in sé e la presa erano ancora intatti.

Mentre la polizia fa il suo lavoro, Cupertino promette di approfondire parallelamente. “Siamo profondamente dispiaciuti di apprendere di questo tragico incidente” ha dichiarato un portavoce della società. “Indagheremo ulteriormente e coopereremo con le autorità sulla questione.”

Un caso di folgorazione simile, riporta ZDNet, è accaduta una decina di giorni fa, sempre in Cina e sempre con un iPhone 4 in carica. E pure in quell’occasione, si legge, la causa è stata attribuita ad un caricabatterie non originale; attualmente, l’uomo è in coma, ricoverato all’ospedale di Beijing.

iPhone 5, risponde al telefono in carica e muore: Apple avvia l’indagine

In seguito alla divulgazione della notizia, Apple si è immediatamente attivata per avviare un’indagine sull’accaduto, come riportato da Reuters:

“Siamo profondamente colpiti nel sapere di questo tragico incidente e porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia di Ma. Compieremo un’indagine accurata e collaboreremo con le autorità su questo argomento.”

Secondo quanto postato dalla sorella della vittima, Ma sarebbe caduta al suolo dopo aver risposto a una telefonata in arrivo sul suo iPhone 5. Sina, tuttavia, riporta che la polizia starebbe ancora svolgendo accertamenti, e che non sarebbe confermato al momento la presenza di un telefono come causa della morte.

In condizioni normali, l’uso di un telefono in carica non dovrebbe essere in grado di far arrivare scariche elettriche particolarmente potenti al corpo umano: si parla infatti di un output tra i 3 e i 5 volt. Secondo le fonti riportate da Sina, invece, la situazione cambierebbe in caso di cavetteria danneggiata, arrivando anche a scariche da 220 volt. L’iPhone 5 in possesso di Ma Ailun sarebbe stato comprato da un Apple Store, con componenti e accessori originali, nel mese di dicembre 2012.

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