Apple TV 2G: "Buongiorno Italia" o "Addio Italia"?


Steve Jobs sembra avere le idee molto chiare in merito a un certo hobby: Apple TV. Il media center di Apple non vende abbastanza, non è un segreto. Nel corso del keynote l’iCEO ha provato a rilanciare questo dispositivo, in una versione riveduta e corretta. Per prima cosa Steve ha descritto il pubblico dei media center con sette punti chiave:

  • Vuole i grandi film di Hollywood e i telefilm di punta, non materiale amatoriale
  • Vuole qualità HD
  • Vuole prezzi contenuti
  • Non vuole un altro computer da attaccare al televisore, cerca qualcosa di più semplice
  • Non vuole ritrovarsi ad affrontare problemi di spazio
  • Non vuole preoccuparsi della sincronizzazione con il computer
  • Cerca un oggetto silenzioso, che non si scaldi e che sia piccolo
  • La nuova Apple Tv offrirebbe tutto questo. Grande un quarto della precedente, funziona semplicemente come tv on demand a noleggio (non più in acquisto), con qualità HD e prezzi contenuti (minimi storici di 99 centesimi per un episodio di un telefilm ABC e Fox). In più, gli utenti americani possono vedere telefilm a prezzi ancor più contenuti, con Netflix.

    Appunto, gli utenti americani. Perché in Italia non è ancora possibile acquistare film e telefilm, e l’interesse nei confronti di questo prodotto rasenta lo zero (lo dicono i negozianti con cui ho parlato, lo dicono i feedback a molti post di Melablog). Steve Jobs, questa volta, si è limitato ad annunciare che il catalogo di iTunes arriverà in altri paesi nel corso del 2010, ma non ha specificato quali. Anche al primo lancio di Apple TV aveva promesso di coprire l’Europa in breve tempo, e invece…

    L’Italia questa volta ci sarà? Per capirlo basta rispondere a una domanda: qui non c’è interesse per Apple TV perché mancano i contenuti, o non ci sono contenuti perché non c’è interesse per Apple TV? Detto più semplicemente: gli italiani pagherebbero, anche poco, anche una microtransazione, per vedere un film o un telefilm che poi non possiederanno? Perché se prima, detto sinceramente, Apple TV poteva ancora interessare a chi scaricava film illegalmente via torrent, ora non interesserà più nemmeno a quella fascia di pubblico. O acquisti beni digitali, o di questo prodotto non te ne farai nulla. Pagare per un bene immateriale è la soluzione più onesta e coerente, dal punto di vista del diritto d’autore. Ma il pubblico italiano è abbastanza maturo da giustificare la nascita di un mercato?

    Apple, forse, potrà scoprirlo solo provandoci (non ci sono casi simili qui in Italia, a parte il fallimento di Ri-Video). Intanto, al momento, Apple TV è totalmente scomparsa dallo store del nostro paese.

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