La sposa cadavere vive grazie ai Mac


The Corpse Bride (in Italia tradotto “La sposa cadavere”) è uno dei film di animazione più interessanti di questa stagione. Ė realizzato con la tecnica stop-motion: i personaggi, quindi, sono statuine reali, mosse dagli animatori e filmate fotogramma per fotogramma. Questo però non ci deve far pensare ad un lavoro totalmente artigianale, il film infatti è stato girato direttamente in digitale. E questo digitale è stato elaborato grazie a tecnologie Apple…


L’ho scoperto oggi visitando proprio il sito di Apple e la cosa mi ha incuriosito. Per realizzare il film, infatti, Tim Burton ha scelto tante tecnologie made in Cupertino: cinque sistemi Power Mac G5, Xserve Raid, Final Cut Pro e Quicktime. Queste architetture si sono rivelate fondamentali per la loro velocità di elaborazione, che permetteva di ricontrollare e sistemare le scene al momento, riaggiustando le inquadrature sbagliate prima di smontare i set (più ingombranti di quelli usati per Nightmare Before Christmas). Niente di nuovo direte, in fondo le potenzialità dei Mac sono sempre piaciute ai registi d’animazione. Ma le pagine create da Apple sono una lettura ugualmente affascinante, perché raccontano come una tecnica per molti dimenticata (ed usata fin dai tempi di Melies) possa ancora riscoprirsi e sopravvivere nell’epoca digitale…

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