Twitter per Mac, un update porta più integrazione con OS X e stabilità

Contrariamente ai rumors dei mesi scorsi, lo sviluppo di Twitter per Mac procede ancora a gonfie vele, e infatti -puntuale come un orologio svizzero- ecco una nuova versione con tanti bug-fix e soprattutto una migliore integrazione con OS X.
Contrariamente ai rumors dei mesi scorsi, lo sviluppo di Twitter per Mac procede ancora a gonfie vele, e infatti -puntuale come un orologio svizzero- ecco una nuova versione con tanti bug-fix e soprattutto una migliore integrazione con OS X.

Twitter ha rilasciato una nuova build dell’omonimo client per Mac. Tra la altre cose l’ultima versione, la 2.2.1, porta in dote un’integrazione con il Centro Notifiche degna di questo nome, e configurabile attraverso le preferenze dell’applicazione. Fino ad oggi venivano segnalati esclusivamente i tweet ricevuti; dopodiché bastava fare clic sulla notifica relativa perché si aprisse il browser e si venisse automaticamente reindirizzati sulla pagina Web del servizio; ora invece, la cosa funziona anche quando si viene menzionati o quando si riceve un Messaggio Diretto. Se poi ci volessero fare anche la grazia di aprire direttamente l’app nativa, piuttosto che il browser, saremmo tutti più contenti.

Inoltre, è stato finalmente aggiunto il supporto a Growl per quanti, col Centro Notifiche di Apple, non vogliono avere nulla a che fare. Oltre, ovviamente alla solita slavina di bug-fix. La lista delle novità è cospicua:

  • Correzione delle notifiche di Growl non funzionanti su Mountain Lion
  • Correzione,del bug che non permetteva di rimuovere un Tweet dai preferiti
  • Aggiunta la possibilità di cambiare account dalla finestra di composizione del Tweet
  • Correzione del messaggio di errore all’invio di un Tweet contenente un’immagine
  • Correzione dell’ingrandimento dell’avatar al trascinamento del Tweet in un’email
  • Correzione di errori e altri bug

Come sempre, Twitter per Mac è gratuito per tutti gli utenti e può essere scaricato a questa pagina del Mac App Store. La novità giunge a un mese di distanza dall’ultimo update, prima del quale si vociferava addirittura della cessazione dello sviluppo del client per Mac. L’idea -malsana e folle- era che bastasse l’integrazione nativa in OS X per sopperire alle esigenze della maggior parte degli utenti; poi, per fortuna, qualcuno deve averli ricondotti alla ragione.

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