Il premier turco visita Cupertino prima di un importante ordine di iPad

Il primo ministro turco si è fatto un giretto al quartier generale di Apple, poco prima di piazzare un importante ordine di tablet con la mela.
Il primo ministro turco si è fatto un giretto al quartier generale di Apple, poco prima di piazzare un importante ordine di tablet con la mela.

In queste ore, il premier turco Recep Tayyip Erdoğan sta facendosi un giretto istituzionale tra le principali società della Silicon Valley e, già che c’era, ha tributato una visita di cortesia anche ad Infinite Loop, nel cuore di Apple. Lo ha rivelato Anatolia News Agency in un articolo sul Daily News.

L’occasione è ghiotta per tutti. Il governo turco è infatti sul punto di acquistare una quantità davvero ingente di tablet, e le carinerie si sono sprecate. Il primo ministro ha dichiarato:

“Volevamo saggiare gli ultimi sviluppi nel settore dell’information technology prima di lanciare l’asta per Fatih [il programma di distribuzione dei tablet nelle scuole del paese, n.d.A.], visitando la Silicon Valley; anche perché abbiamo un progetto simile anche ad Istanbul. Il nostro primo obiettivo è di produrre 10, 6 milioni di tablet come parte del progetto Fatih, che sarà seguito dalla produzione di una quantità tra i 2 e i 2,5 milioni di altri tablet.”

Ovviamente, il management Apple ha intrattenuto diverse relazioni con tutti gli esponenti della delegazione, nella speranza di impressionare gli ospiti e giungere alla firma del contratto. E non è un caso che a febbraio dell’anno scorso, un certo numero di manager Apple -compreso il presidente della sezione educational John Couch- fecero un viaggio in Turchia per incontrare il presidente Abdullah Gül.

Se questo basterà, sarà il tempo a dirlo. All’inizio del 2013, proprio mentre venivano lanciato l’iTunes Store e venivano aperti molti nuovi Apple Store nel paese, la Turchia aveva ufficialmente bacchettato Apple “per il trattamento di serie B” ricevuto. Alla vigilia di un colossale investimento come Fatih, infatti, ci si aspettava quanto meno un adeguato supporto linguistico in iOS. Dopotutto, parliamo pur sempre di 10 milioni e passa di tablet, mica bruscolini.

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