iMac early 2009, ancora nessuna soluzione ai Kernel Panic

A distanza di più di un anno, Apple non ha ancora risolto un grave problema che affligge gli iMac early 2009. Ecco di che si tratta.
A distanza di più di un anno, Apple non ha ancora risolto un grave problema che affligge gli iMac early 2009. Ecco di che si tratta.

A distanza di più di un anno di distanza dalle prime segnalazioni, gli utenti che possiedono un iMac early 2009 aggiornato a Snow Leopard con GPU Nvidia GeForce GT 130 sono ancora vittime di fastidiosi Kernel Panic. Si tratta di un problema totalmente software, quindi di facile risoluzione, che tuttavia a Cupertino hanno scientemente trascurato.

Se possedete uno dei Mac incriminati -qui le specifiche tecniche complete-, ve ne sarete certamente accorti. Basta lanciare un gioco -o un programma particolarmente impegnativo per la scheda video- che prima o poi si incappa in un Kernel Panic, con perdita del lavoro non salvato e riavvio obbligato.

L’ondata di lamentele ha avuto iniziato con uno degli ultimi aggiornamenti di OS X 10.6 e da allora è rimasta sostanzialmente inascoltata. Basta dare un’occhiata thread specifico sul forum di supporto Apple, su cui oramai si contano più di 200 repliche e quasi 12.000 impressioni spalmate su 15 pagine. Un gran peccato, visto che la questione è prettamente software:

Il problema può essere ricondotto ad una estensione del Kernel rilasciata durante la vita di Snow Leopard ma che ancora non è stata corretta. Molti utenti notano che il problema scompare quando avviano Windows sui propri iMac attraverso Boot Camp; evidentemente, su hardware Apple i driver Windows funzionano meglio di quelli per Mac.

Qualcuno ha parzialmente risolto evitando applicazioni troppo pesanti (praticamente, hanno messo a dieta il Mac) e ricorrendo all’uso di utility di terze parti per il controllo delle ventole. In ogni caso, nulla di realmente risolutivo. E a voi com’è andata? In attesa che qualcosa si smuova da Cupertino, raccontateci la vostra esperienza nei commenti, su Facebook o su Twitter

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti