Google,1 miliardo l'anno per l'esclusiva delle ricerche su iOS

Google versa ogni anno ad Apple una cifra spaventosa solo per il privilegio di essere il motore di ricerca predefinito su iOS. E la cosa conviene a entrambe.
Google versa ogni anno ad Apple una cifra spaventosa solo per il privilegio di essere il motore di ricerca predefinito su iOS. E la cosa conviene a entrambe.

Per il privilegio di essere il motore di ricerca preimpostato su iPhone, iPad ed iPod touch, Google versa nei forzieri di Cupertino qualcosa come 1 miliardo di dollari l’anno. Lo hanno rivelato le ultime stime redatte da Scott Devitt di Morgan Stanley.

Era opinione diffusa che Google condividesse con Apple i propri guadagni pubblicitari secondo il modello del revenue sharing: fino a 75 centesimi di commissioni per ogni 1$ raccolto in pubblicità. Ma a dire dell’analista, le cose starebbero in tutt’altro modo:

“In passato alcuni analisti stimavano che Apple avesse stretto un accordo con Google per le ricerche su iOS che stabiliva una ripartizione dei guadagni” scrive Yarow. “In questo modo ogni dollaro di pubblicità raccolto da un gadget iOS faceva guadagnare ad Apple 75 centesimi. […] Devitt ritiene che Apple non arriverebbe ad un accordo di ripartizione con Google poiché inutilmente complesso. Crede che Apple preferirebbe una tariffa per dispositivo prodotto, che è infinitamente più facile da gestire, e le fornisce un compenso onesto. È anche un forte deterrente per quegli utenti che altrimenti andrebbero su Google.com invece di utilizzare il box di ricerca integrato in iOS.

Insomma, si tratterebbe di un accordo molto ragionevole, soprattutto se consideriamo la popolarità dei dispositivi iOS. E poi, è un prezzo equo perché consente a Mountain View di continuare a detenere circa il 95% del mercato delle ricerche online; è evidente infatti che un ammutinamento su iOS com’è avvenuto per le mappe, potrebbe costarle una decisa contrazione dello share.

Stando alle nuove stime, quindi, i versamenti di Google nei confronti di Apple aumenteranno di circa il 5% ogni anno, e per la mela è tutto profitto pulito, oltretutto senza muovere un dito. Ovviamente, prendete il tutto con le pinze: né Apple né Google hanno infatti reso noti i dettagli dell’accordo, e dubitiamo che ciò possa avvenire in un futuro prossimo.

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