"Futuro prospero per il Jailbreak" e Unlock illegale negli USA

Proprio mentre la comunità hacker canta vittoria per il rilascio a breve del jailbreak per iOS 6.1, negli USA il legislatore dà la mazzata all'unlock.
Proprio mentre la comunità hacker canta vittoria per il rilascio a breve del jailbreak per iOS 6.1, negli USA il legislatore dà la mazzata all'unlock.

Dopo la chiusura di Hackulo.us, sembrava che per il jailbreak fosse suonato il De Profundis. E invece, poco dopo, la comunità di hacker non soltanto ha fatto sapere di aver pronta una soluzione ma di non volerla pubblicare per evitare di avvantaggiare Apple; e mentre gorgheggiava di importanti progressi, l’Unlock non autorizzato dei dispositivi mobili diventava illegale negli USA.

Una bella notizia per noi, e una brutta notizia per i cittadini a stelle e strisce. A quanto sembra di capire, domani Apple potrebbe consegnare agli sviluppatori la prima Golden Master di iOS 6.1; il che significa che, al netto di sorprese, un tool di jailbreak potrebbe comparire già nelle prossime settimane. E su Twitter è un tripudio di soddisfazione:

“Ho passato tutta la giornata ad analizzare la falla funzionante, per essere sicuro che non avesse spiacevoli effetti collaterali.”
“Tonnellate di progressi fatti negli ultimi giorni. Credo che il futuro sia radioso per il jailbreak :)”

E mentre da una parte si festeggia, dall’altra sale la preoccupazione. Se, infatti, il jailbreak è una pratica esplicitamente garantita dall’ordinamento giuridico americano, la procedura di unlock non autorizzata -cioè lo sblocco del telefono per usarlo con altri gestori- sta per diventare un ricordo del passato. Lo spiega il Tech News Daily:

Nell’ottobre del 2012, la Biblioteca del Congresso, l’ente che determina le eccezioni alla rigida legge chiamata Digital Millennium Copyright Act (DMCA), ha deciso che lo sblocco dei telefonini non sarà più permesso. C’è stata una finestra di 90 giorni in cui la gente poteva ancora comprarli e sbloccarli. Ma la finestra si chiuderà il 26 gennaio.

Se non altro, in questo contesto piuttosto restrittivo, i carrier potranno continuare ad agire come credono. Per esempio, AT&T lo sblocca gratuitamente a tutti quelli che arrivano alla naturale conclusione del contratto o a quanti pagano in anticipo le rate rimanenti; le SIM di Verizon su iPhone 5, invece, sono già sbloccate all’origine, mentre Sprint concede a tutti l’unlock dopo 3 mesi dall’acquisto.

A livello teorico, tuttavia, tutti i contratti stipulati con AT&T proibiscono l’unlock; solo che a partire da domani, la cosa è perseguibile penalmente. La risposta della comunità hacker non si è fatta attendere, ed è spavalda -romantica 2.0?- come si conviene all’occasione:

A prescindere da quel che leggete in queste ore, gli unlock di Chronic (http://www.chronicunlocks.com ) resteranno funzionali al 100% dopo sabato e anche oltre.

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