iPhone 5S: inizia il collaudo della catena di montaggio

Voi che sognate l'iPhone 5, sappiate che i rumors iniziano a parlare già di iPhone 5S; il successore degli smartphone con la mela che potrebbe arrivare anche prima del previsto.
Voi che sognate l'iPhone 5, sappiate che i rumors iniziano a parlare già di iPhone 5S; il successore degli smartphone con la mela che potrebbe arrivare anche prima del previsto.

Su Digitimes è comparsa poco fa un’indiscrezione secondo cui a dicembre Apple darà inizio ai test di produzione dell’iPhone 5S. Ciò implica anche che il debutto del nuovo modello potrebbe arrivare parecchio prima del previsto.

Il passaggio dalla terza alla quarta generazione di iPad è durato il tempo d’un lampo: appena pochi mesi, e il nuovo tablet più performante ha reso obsoleto anzitempo il primo iPad con display Retina della storia. Ora, il copione potrebbe ripetersi anche con iPhone 5S:

Ci si aspetta che Apple dia inizio al collaudo della catena di montaggio della nuova versione dell’iPhone 5, o iPhone 5S, a dicembre, con volumi produttivi iniziali che dovrebbero raggiungere le 50-100.000 unità, secondo il resoconto del cinese Commercial Times.
Visti i rallentamenti che hanno funestato la produzione dell’iPhone 5, Apple ha accelerato i processi di certificazione per le parti e le componenti dedicate ad iPhone 5.

E fin qui niente di strano. Apple potrebbe semplicemente aver deciso di portarsi un po’ avanti col lavoro in modo tale da evitare in futuro gli intoppi degli ultimi mesi. Esiste però la possibilità che l’accelerazione impressa agli impianti produttivi sfoci in un lancio di prodotto anticipato, sia per quanto riguarda iPhone che iPad:

La produzione in grossi volumi di iPhone 5S è attesa per il primo trimestre del 2013, ma sembra anche che Apple sia decisa a rilasciare una nuova versione dell’iPad il trimestre successivo a quello dell’iPhone 5S.

Tradotto, significa che la parentesi dell’iPhone 5 potrebbe durare molto meno del previsto, e che un iPhone 5S possa arrivare ben prima dell’estate. Attenzione però: il Commercial Times non è tra le fonti più affidabili che conosciamo; se però le cose stanno davvero così, state pur certi che nei prossimi mesi non si parlerà d’altro.

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