iPhone 5: la fine della carica innovativa di Apple ?

Siamo d’accordo, il nuovo iPhone 5 è il più sottile, il più veloce, il più robusto, il più funzionale, il più bello, in una parola il miglior iPhone che Apple abbia mai realizzato. Tutte le recensioni sono concordi nel lodare il nuovo smartphone della Mela, un deciso passo avanti rispetto alle precedenti generazioni, con caratteristiche tecniche allineate se non superiori a quelle dei prodotti della concorrenza, che non potranno mai competere con l’eleganza di un iPhone.

Tuttavia da Apple non ci si aspetta solo un ottimo prodotto, obiettivo pienamente centrato con l’iPhone 5, ma anche delle caratteristiche e delle funzionalità innovative, che non siano mai state proposte da nessun concorrente. Il primo iPhone è stato una vera rivoluzione, il touchscreen capacitivo ed il sistema operativo erano anni luce avanti rispetto ai dispositivi dell’epoca. I concorrenti hanno impiegato diversi anni per raggiungere il livello di qualità dell’iPhone, però la sensazione è che abbiano messo la freccia e si preparino ad effettuare il sorpasso.

Oggettivamente di innovativo nel nuovo iPhone 5 c’è solo il connettore Lightning, che tuttavia sembra più una furbizia di Apple per lucrare e chiudersi nella sua torre d’avorio, che una reale utilità per l’utente finale.

Prendiamo ad esempio il nuovo Nokia Lumia 920, un padellone con Windows Phone 8, che non stupisce tanto per il nuovo sistema operativo o per le caratteristiche tecniche, ma per una serie di funzionalità innovative del tutto assenti nell’iPhone 5:

  • Stabilizzatore ottico per riprese fluide e foto sempre perfette anche con scarsa luminosità
  • Touchscreen capacitivo utilizzabile anche con in guanti (in Finlandia fa molto freddo)
  • Ricarica della batteria senza fili integrata
  • NFC (Near Field Communication) per scambiare informazioni con gli accessori o effettuare pagamenti tramite gli appositi POS

Sull’utilità della ricarica wireless e dell’NFC si è già espresso Phil Schiller, quello che però non ha detto è che sull’iPhone 5 queste due tecnologie non funzionerebbero perché la scocca in alluminio schermerebbe le onde elettromagnetiche. Il fatto che Nokia sia riuscita a far convivere le due funzionalità in un unico dispositivo è un’ulteriore sfida tecnologica che è riuscita a vincere.

Jony Ive ha svolto il suo ruolo di designer in modo eccellente, poi in fondo ogni iPhone è un piccolo gioiello, ma forse se ci fosse stato Steve a supervisionare il progetto le cose sarebbero andate diversamente.

Sappiamo che Jobs aveva in mente di rivoluzionare anche il mondo della fotografia, quindi stupisce molto scoprire che la fotocamera dell’iPhone 5 abbia le stesse caratteristiche tecniche della fotocamera dell’iPhone 4s, ma stupisce ancora di più vedere come Nokia sia riuscita ad integrare una sorta di microscopica steadycam all’interno di uno smartphone, non solo per fare delle riprese fluide, ma anche per evitare che le foto scattate risultino mosse o sgranate con poca illuminazione, un’innovazione veramente utile che nessuna fotocamera digitale può al momento vantare, solo Sony ha realizzato un sistema analogo, ma molto più ingombrante, per le videocamere.

L’iPhone 5 sarà un successo, Apple macinerà più utili che mai vendendo ottimi prodotti, ma serve urgentemente un visionario come Steve Jobs per ridare ad Apple la carica innovativa che l’ha sempre contraddistinta, altrimenti smetteremo veramente di aspettare con trepidazione il prossimo iPhone.

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