Gli sviluppatori abbandonano Apple Watch e Apple TV: cosa sta accadendo?

I big della Silicon Valley hanno già abbandonato da tempo Apple Watch, e lo stesso fenomeno sta ripetendosi con Apple TV. E il motivo sta nei limiti stessi dei gingilli con la mela.
I big della Silicon Valley hanno già abbandonato da tempo Apple Watch, e lo stesso fenomeno sta ripetendosi con Apple TV. E il motivo sta nei limiti stessi dei gingilli con la mela.

È di queste ultime ore la notizia che lo sviluppo e la vendita su App Store di Minecraft per Apple TV è stato ufficialmente congelato per assenza di giocatori. Uno dei titoli più popolari dei nostri tempi, in altre parole, è stato fatti fuori per “riallocare le risorse sulle piattaforme più utilizzate dai giocatori.”

Addio ai Giochi su Apple TV?

Annunciata a ottobre 2016, la Apple TV Edition permetteva di costruire nuovi mondi su Apple TV, e poi di immergervisi direttamente con iPhone e iPad. L’app, ora rimossa da App Store, costava 19.99€ e continuerà a funzionare a tempo indeterminato per quanti l’hanno già scaricata; in alternativa, è possibile richiederne il rimborso se l’acquisto è avvenuto negli ultimi 90 giorni, semplicemente contattando il servizio clienti Apple.

La rimozione di Minecraft è solo il tassello di un mosaico molto più grande, che vede le software house snobbare Apple TV come piattaforma ludica. Il problema infatti è che da principio Cupertino chiedeva con ostinazione il supporto nativo dell’Apple Remote in tutti i titoli, nonostante il set-top box supporti anche i controller di terze parti: ciò costringeva ad una riscrittura totale di importanti componenti di gioco; un impegno che evidentemente non si ripaga.

I casual gamers non rendono come i veri appassionati, e l’esperienza garantita da una console è comunque superiore, anche grazie alla presenza di sofisticati controller di serie.

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Stesso Destino di Apple Watch?

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E su Apple Watch stiamo assistendo ad un fenomeno simile. Sviluppatori blasonati e dalle ingenti risorse come Amazon, Google, Twitter, eBay e Instagram hanno detto addio all’orologio con la mela negli ultimi tempi.

Defezioni quasi paradossali, se consideriamo che quello Apple è lo smartwatch più diffuso sul mercato, ma inevitabili a quanto pare. Da una parte ci sono i costi dello sviluppo, ritenuti eccessivi per il rientro economico, ma dall’altra c’è anche l’uso che la gente fa di questi dispositivi.

Apple TV, in altre parole, viene sfruttata soprattutto per la fruizione dei contenuti; senza contare che giocare con un controller touch risulta un filo macchinoso. E lo stesso discorso per sommi capi avviene anche su Apple Watch: come si può guardare una foto di Instagram o seguire un’asta su eBay su un display tanto piccolo?

Se andiamo a guardare cosa fanno gli utenti coi loro orologi, si fanno scoperte interessanti: niente App di terze parti né giochi, a malapena pagamenti in mobilità. Apple Watch serve principalmente per seguire gli allenamenti, leggere notifiche e rifiutare chiamate.

Come dire, le funzionalità previste da Cupertino bastano alla stragrande maggioranza degli utenti, e non c’è quasi posto per le app di terze parti.

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