macOS High Sierra disponibile: spuntano le prime vulnerabilità

Apple ha rilasciato macOS High Sierra, e col nuovo sistema operativo arrivano già la prime rogne. In particolare, sono emerse alcune criticità che mettono a rischio privacy e sicurezza del vostro Mac.
Apple ha rilasciato macOS High Sierra, e col nuovo sistema operativo arrivano già la prime rogne. In particolare, sono emerse alcune criticità che mettono a rischio privacy e sicurezza del vostro Mac.

Apple ha rilasciato la versione definitiva di macOS High Sierra, e col nuovo sistema operativo arrivano già la prime rogne. In particolare, sono emerse alcune criticità che mettono a rischio privacy e sicurezza del vostro Mac.

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Sembrava che fosse tutto a posto: macOS High Sierra è arrivato come previsto, i server hanno retto il carico e in più Craig Federighi ha confermato il superamento di uno dei limiti più fastidiosi del nuovo sistema operativo: l’incompatibilità dell’Apple File System con alcuni modelli di Mac. E invece, già a distanza di poche ore, spuntano le prime falle e preoccupano parecchio.

Password Esposte

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A quanto pare, le applicazioni prive di firma (come quelle scaricate al di fuori dell’App Store) e potenzialmente anche le vecchie versioni di macOS, possono accedere liberamente alle informazioni contenute nel Portachiavi e mostrare in chiaro username e password.

Lo ha rivelato un ex-ricercatore NSA, Patrick Wardle, e al momento non esiste soluzione. Il rischio esiste esclusivamente se scaricate app al di fuori di App Store, ma è concreto: per accedere ai dati del Portachiavi, non c’è infatti bisogno della password di sblocco. Il che è francamente ridicolo: Apple farà bene a risolvere immediatamente questo problema.

Safari Spione

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Ma c’è un’altra questione che preoccupa gli utenti dopo l’aggiornamento. L’ultima versione di Safari, infatti, da una parte protegge maggiormente la vostra privacy (facendo saltare i nervi alle agenzie di pubblicità) ma dall’altra condivide (in modo offuscato e non tracciabile) alcune informazioni personali coi server di Cupertino.

Una nuova feature chiamata Differential Privacy e introdotta con iOS 10 fa sì che le vostre informazioni di navigazione e sul Mac vengano condivise con Apple per il nobile scopo di identificare i siti Web problematici o che consumano eccessive risorse. Ciò le serve per assegnare una priorità agli interventi futuri e ai bug-fix del proprio browser.

Una buona idea, se chiedete a noi; a patto, però, di avvisare gli utenti della novità, cosa che non avviene alla prima apertura di Safari. E intendiamoci, Apple utilizza le più moderne tecniche di offuscamento dei dati per assicurarsi di preservarne la qualità senza compromettere la vostra privacy; è lo stesso grado di sicurezza offerto per l’interpretazione Emoji, la predizione di ricerca e il testo predittivo in iOS.

Chi lo desidera, tuttavia, può disabilitarla nelle Preferenze di Safari, eliminando le spunte nella sezione Privacy.

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