Samsung Galaxy Note 7 ritirato dal mercato: azioni Apple in salita

Anche le unità sostitutive e ritenute sicure del Galaxy Note 7 tendono a prendere fuoco. Samsung si arrende ufficialmente, e blocca del tutto le vendite.
Anche le unità sostitutive e ritenute sicure del Galaxy Note 7 tendono a prendere fuoco. Samsung si arrende ufficialmente, e blocca del tutto le vendite.

Aggiornamento del 12 ottobre 2016

È ufficiale: Samsung ritira dal mercato il Galaxy Note 7. Contestualmente, le azioni Apple sono salite del 2,3% andando a sfiorare quota 116,30$ ieri notte, il che si traduce in un aumento per singola azione di 2,66$. Al momento della stesura di questo post, comunque, il valore si è assestato sui 116,30$.

D’altro canto era inevitabile che finisse così, visto che molti utenti Android scottati dalla vicenda sono tornati (o approdati per la prima volta) tra le braccia di mamma Apple. Secondo un recente sondaggio, il 26% degli ex-utenti Note 7 hanno restituito il dispositivo Samsung e sono passati direttamente ad iPhone 7 e iPhone 7 Plus. Ecco perché la mela ha aumentato la produzione già nelle scorse settimane.

Gli analisti stimano che lo scivolone di Samsung permetterà a Cupertino di vendere 15 milioni di iPhone 7 in più durante il mese di settembre. E intanto, il conto per la società sudcoreana schizza ad un impressionante 17 miliardi di dollari.

Samsung Galaxy Note 7, fine dei giochi: resta iPhone 7 Plus

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Anche le unità sostitutive e ritenute sicure del Galaxy Note 7 tendono a prendere fuoco. Samsung si arrende ufficialmente, e blocca del tutto le vendite.

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Tutto è cominciato con le esplosioni dei primi Galaxy Note che costrinse Samsung al momentaneo standby delle vendite; poi, però, anche le unità considerate “non vulnerabili al surriscaldamento e allo sviluppo di fiamme” hanno iniziato ad esplodere. È accaduto mercoledì scorso su un volo da Louisville a Baltimora, evacuato a causa del fumo proveniente da un Note 7; sabato, invece, un uomo nel Kentucky è rimasto intossicato dai fumi cancerogeni sviluppatisi dal dispositivo durante la notte. Altre segnalazioni sono poi giunte dal Texas alla Virginia, da Taiwan alla Corea del Sud.

E così, nella giornata di ieri, Samsung ha ceduto, rinunciando tout court alla vendite. “Stiamo lavorando con gli enti regolatori preposti per investigare sulla recente casistica riguardante il Galaxy Note 7,” si legge in un comunicato stampa. “Poiché la sicurezza degli utenti rimane la nostra priorità assoluta, Samsung chiederà ai carrier e ai partner retail globali di bloccare le vendite e sostituire i Galaxy Note 7.”

E molti gestori hanno già sostituito l’offerta di Samsung con gli omologhi di Google, HTC e soprattutto con iPhone 7 Plus, un ottimo phablet con scocca water-resistant, speaker stereo, una eccellente fotocamera e un potente chip A10 Fusion. Un brutto incidente di percorso per qualcuno si trasforma in una insperata opportunità per qualcun altro, anzi in una una manna dal cielo, considerato che iPhone 7 vende bene ma non come il suo predecessore.

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