Apple, dopo 5 anni torna da Samsung per i chip di memoria iPhone

Con la coda tra le gambe, Apple è dovuta a bussare alla porta dell'arcinemica. E così, dopo 5 anni, Samsung produrrà ancora i chip di memoria NAND flash degli iPhone.
Con la coda tra le gambe, Apple è dovuta a bussare alla porta dell'arcinemica. E così, dopo 5 anni, Samsung produrrà ancora i chip di memoria NAND flash degli iPhone.

Con la coda tra le gambe, Apple è dovuta a bussare alla porta dell’arcinemica. E così, dopo 5 anni, Samsung produrrà ancora i chip di memoria NAND flash degli iPhone.

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Era dal 2012, con iPhone 5, che Apple era riuscita ad affrancarsi da Samsung per produrre i chip di memoria destinati ai suoi telefoni. Ora invece, riporta ETNews, ha dovuto riesumare l’odiata relazione per una ragione molto importante.

Al tempo, la cesura era stata causata dal rifiuto (o dall’impossibilità) da parte di Samsung di attenersi alle richieste di schermatura dei chip imposte dalla mela; ora però che gli avanzamenti tecnologici consentono la stesura di materiali schermanti ultra-sottili e molto economici, le cose sono cambiate. A questo, aggiungete la paura di perdere terreno sul mercato delle memorie Flash, e il resto va da sé: a partire dal 2017, Samsung torna a essere un produttore chiave di iPhone.

L’opportunità in effetti è molto ghiotta: poiché oggettivamente Samsung è il leader di mercato, con le sue 3D V-NAND a densità di memoria fino a 256GB, potrebbe rientrare a Cupertino per gli iPhone e finire col produrre anche i dischi Flash dei Mac. E se consideriamo che si è già accaparrata la commessa degli schermi OLED di iPhone 7 e versioni successive, è evidente che la relazione con Apple è tutt’altro che stagnante come sembrava inizialmente.

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