Skype, 8 caratteri mandano l'app in crash (tranne su Mac)

Una banale sequenza di caratteri manda in crash quasi tutte le versioni di Skype. Microsoft è corsa ai ripari alla bell'e meglio.
Una banale sequenza di caratteri manda in crash quasi tutte le versioni di Skype. Microsoft è corsa ai ripari alla bell'e meglio.

Se la Stringa della Morte di iMessage vi ha divertito, aspettate di sentire cosa è successo con Skype. Gli utenti hanno scoperto che basta una sequenza davvero semplicissima di caratteri per mettere in crisi le versioni per Android, iOS e Windows. E la soluzione non è neppure tanto immediata.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/180752/bug-imessage-la-soluzione-ufficiale-in-attesa-dellupdate”]Qualche buontempone vi ha mandato l’iMessage della Morte? Niente paura, Apple ha una soluzione tampone in attesa di un aggiornamento definitivo.[/related]

Un bug, simile a quello di iMessage, sta funestando gli utenti Skype. In pratica, basta inviare o ricevere la stringa seguente, perché le app per Android, iPhone, iPad e Windows vadano istantaneamente in crash:

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Curiosamente, sono esentate dal difetto solo le versioni per Mac e per Metro di Windows 8. Va’ a sapere per quale ragione.

La brutta notizia è che non esiste un modo per rimettere Skype in funzione sui dispositivi mobili; occorre agire attraverso il Mac, e cancellare da lì il contenuto pernicioso. La buona notizia, invece, è che Microsoft è corsa ai ripari poche ore dopo la diffusione della notizia, e ha lanciato -in alcune aree geografiche, compresa l’Italia- una modifica lato server che cancella di default questo contenuto non appena tentate di inviarlo. Dall’altra parte, sostanzialmente, ricevono direttamente un “Questo messaggio è stato eliminato.”

Insomma, se siete in vena di scherzetti mefistofelici, dovrete rinunciare al misfatto; oppure, passare ad iMessage: lì, il bug è ancora vivo e vegeto, e continua a creare problemi in attesa di un aggiornamento da parte di Cupertino. Mai avremmo pensato di dirlo, ma: Apple, prendi esempio da Microsoft.

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