Apple di nuovo in cima alla lista Greenpeace sulle rinnovabili

Secondo Greenpeace, Apple è ancora nell'Olimpo delle società più verdi al mondo. Meglio della mela fanno solo Akamai e Amazon.
Secondo Greenpeace, Apple è ancora nell'Olimpo delle società più verdi al mondo. Meglio della mela fanno solo Akamai e Amazon.

Apple è di nuovo in testa alla lista Greenpeace delle multinazionali più verdi al mondo, il 2015 Click Clean Report che trovate su questa pagina in formato PDF. La classifica premia l’attenzione verso le energie rinnovabili e l’ambiente.

[related layout=”big” permalink=”https://www.melablog.it/post/129995/nuovo-campus-apple-niente-auto-tanto-verde-e-interazione-umana”]Foster, uno degli architetti che ha progettato il nuovo Campus Apple in costruzione a Cupertino, ha raccontato la genesi dell’edificio, ed è un tripudio di modernità, verde e interazioni umane.[/related]

Quando si parla di impegno ecocompatibile, nessuno eccelle come la mela. A dire di Greenpeace, “Apple continua ad essere tra le più aggressive con le rinnovabili nell’alimentazione dei propri centri operativi. Nonostante una rapida e continua crescita, Apple sembra aver saputo mantenere il passo con le rinnovabili, tenendo fede alle promesse di raggiungere il 100% di rinnovabili per il cloud, seguita da Yahoo, Facebook e Google rispettivamente col 73%, 49% e 46% di energia pulita.”

Il rapporto annuale si basa sulla trasparenza delle politiche di approvvigionamento energetico, efficienza energetica e mitigazione, supporto formale alle fonti pulite e al loro sviluppo. Tutte categorie in cui Apple ha ricevuto un voto massimo, cioè A:

L’aggressiva applicazione dei suoi ideali per alimentare iCloud col 100% di rinnovabili ha conferito ad Apple un ruolo di spicco tra i principali attori dell’Internet verde. Dal canto suo, Apple ha fatto bene a costruire l’impianto fotovoltaico privato più grande al mondo nei suoi appezzamenti nella Carolina del Nord […]. L’attenzione di Apple verso le rinnovabili ha aiutato a impostare un nuovo livello di qualità nell’industria, mostrando in termini molto concreti che un Internet alimentato al 100% da rinnovabili è un traguardo possibile.

Apple, in altre parole, ha fatto da apripista, e mostrato agli altri come si può risolvere il problema.

Sembrano passati secoli rispetto a quando, solo nel 2006, Greenpeace lanciava campagne di boicottaggio dei prodotti con la mela, o quando gli attivisti manifestavano dentro agli Apple Store. Considerate che nel 2007 Cupertino allignava all’ultimo post della classifica Greenpeace, mentre ora riceve elogi e viene additata come esempio. Sarebbe bello se, oltre ai gadget e al design di prodotto, le multinazionali si copiassero a vicenda su questi temi.

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