Il reality verde? Si fa con tecnologie Apple


Avete presente quei bellissimi reality americani nei quali ti ricostruiscono la casa dalle fondamenta, per trasformarla nella dimora dei tuoi sogni? Sì insomma, tipo Extreme Makeover Home Edition (che mi godo regolarmente su Sky Vivo). Ecco, PBS sta preparando un programma molto simile, Building Green. Obiettivo? Ricostruire le case per renderle più ecologiche. E se pensata già ad arte povera e muri di argilla vi sbagliate di grosso, il risultato è modernissimo ed accattivante, per una trasmissione che piacerà ai nostri amici di Ecoblog. Produttore del programma è anche Michael Mattioli che, vista la sua passione per la musica, è sempre stato un grande fan di Apple. E per realizzare questa serie, che probabilmente vedremo anche in Italia, ha scelto le tecnologie della Mela…


…partendo dal presupposto che Mattioli ha sempre lavorato nel campo dell’audio, ma molto più raramente nel campo del video, era ben consapevole che questa produzione televisiva potesse essere un trampolino di lancio non indifferente. Così, quando capì che il suo editor preferito non era disponibile, si è rimboccato le maniche, mettendo le mani su Final Cut Pro.

“Le nostre riprese erano fatte in DVCAM”, racconta Mattioli in questa case history, “ed una volta riversate in digitale avevamo più di 150 ore di contenuti da gestire, con trenta dischi firewire esterni per il backup, uno per ogni episodio”. Final Cut Pro ha aiutato Mattioli a superare velocemente il suo gap professionale, ad esempio sistemando facilmente il bilanciamento dei colori di riprese poco riuscite. Ovviamente, poiché il documentario riprendeva la ricostruzione della casa in tempo reale, sarebbe stato molto difficile girare nuovamente quelle scene, che si sviluppavano in sincronia perfetta con i lavori edili.

Ma non finisce qui, per gli effetti grafici è stato scelto LiveType, un’altra semplicissima e potente funzione di Final Cut: “il risultato fa quasi sembrare che sapessi bene quello che stavo facendo!”.

Una volta sbarcati nel campo dell’audio ovviamente non c’è stata storia: in questo Mattioli è un vero esperto, lavorando per la musica su Mac da 20 anni. Le sue scelte eccellenti sono ricadute in particolare su Digital Performer, per poi riversare l’audio direttamente in Final Cut.

Il risultato finale? Un reality a basso costo, che ha permesso al regista di tenere autonomamente sotto controllo tutto il flusso, avvalendosi anche del planner di iCal e dei dischi condivisi in gruppo di .Mac. Senza dimenticare la riduzione dei trasporti necessari grazie alle videoconferenze di iChat, ed alla capacità di gestire ogni contenuto prontamente e facilmente, sulla base di ritmi che non sono esattamente televisivi, ma edili.

Il risultato è già stato proiettato per tempo al Santa Barbara Film Festival, un appuntamento importante al quale era giusto non mancare. Noi non vediamo l’ora di vederlo sui nostri schermi…

[Grazie Eugenio!]

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