Fortune: per la 5a volta, Apple è la più ammirata

Anche quest'anno Fortune stila la classifica delle 50 società più ammirate al mondo, e anche quest'anno al primo posto c'è Apple.
Anche quest'anno Fortune stila la classifica delle 50 società più ammirate al mondo, e anche quest'anno al primo posto c'è Apple.


Per il quinto anno di seguito, Apple si aggiudica l’ambìto titolo di società più ammirata al mondo in assoluto. A sancirlo sul suo sito istituzionale è nientemeno che Fortune.

La spiegazione sui motivi della premiazione toccano varie tematiche, dalla sensazione di continuità che il CEO neo-insediato ha saputo infondere fino a toccare lidi più materiali, come il valore in Borsa:

Dire che sia stato un altro grosso anno per Apple sarebbe un grossolano eufemismo. Con la scomparsa di Steve Jobs, si è assistito ad un turbinio di domande sul futuro della società. Ma sotto la guida del nuovo CEO Tim Cook, Apple continua a prosperare. Le entrate annuali della società sono salite a 108 miliardi di dollari, portate avanti da un aumento delle vendite di iPhone dell’81% -un salto che non tiene conto dell’enorme successo dell’iPhone 4S- e di un’impennata del 334% nelle vendite di iPad, dovute in massima parte al rinnovato iPad 2. Ritmi tanto frenetici e generalizzati di vendita spiegano per quale ragione le azioni sono salite alle stelle del 75% durante l’anno fiscale della società, fino ad arrivare a quota 495$ l’una.

Un ottimismo certamente giustificato -e ci mancherebbe pure, visti gli ultimi risultati fiscali-, ma la questione è forse un filo più delicata. E’ indubbiamente vero che Cook sia estremamente capace, e lo stesso occorre dire del resto del team: sono tutti intrisi della cultura Apple che l’iCEO ha contribuito a creare con la propria visione. Tuttavia, il successo a cui assistiamo ora è ancora largamente dovuto ai contributi e al lascito -in termini di indicazioni, ricerca e sviluppo, scelte di marketing etc.- di Steve Jobs; come dire, è tra un paio d’anni che valuteremo sul serio l’operato della nuova mela.

Photo | Wikipedia

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