Leader del premaman, grazie a Mac Os


Tre anni fa, quando Shannon DiPadova aspettava un bambino, era alla disperata ricerca di abiti che le fossero comodi, senza farla sentire un pagliaccio. Non trovandoli, decise di aprire insieme a suo marito un negozio premaman a Santa Barbara, Due Maternity. Da allora lei e suo marito ne aprirono ben tre (San Francisco, Atlanta e Austin), oltre ad uno online. Un piccolo grande successo che, ancora una volta, funziona con tecnologie Apple dalla testa ai piedi…


…non la smetterò mai di ripeterlo, queste case history di Apple sono sempre interessanti. In particolare oggi scelgo questa, che contiene ottimi spunti per chiunque voglia gestire la propria attività con tecnologie cupertiniche.

Partiamo dalle cose più evidenti: lo store di San Francisco ha un ambiente caldo ed accogliente, con un Mac Mini che gestisce la musica diffusa nel negozio con tecnologia AirTunes, intrattenendo i bambini con qualche videogioco educativo, o con un browser protetto. Inoltre iPhoto permette di gestire delle slideshow “vetrina”, con le immagini di tutti i modelli più belli. Poi c’è un iMac G4 (“alle mamme piacciono le forme tonde”), che gestisce tutti i conti e le fatture. L’iMac alla cassa è collegato via Airport ad un altro Macintosh che fa da server, e che ospita l’applicazione POS-IM di Engine System.

POS-IM è uno dei software più sfruttati da chi gestisce una piccola catena di negozi, questa infatti è piuttosto economica e permette di ottenere report sui prodotti più venduti e sullo stato di magazzino, gestendo in modo razionale e infallibile le vendite. Il tutto in modo semplice: quando il lettore di codice a barre collegato all’iMac riconosce il prodotto tutte le informazioni necessarie vengono recapitate al server: taglia, colore, modello etc. Inoltre si possono effettuare rapporti sugli orari in cui si vendono più prodotti e sui commessi che vendono meglio. POS-IM può gestire gli indirizzi e-mail delle clienti, permettendo di realizzare facilmente newsletter personalizzate. Tutto questo tenendo presente che il server di San Francisco non gestisce solo i conti dell’iMac di San Francisco, ma anche quelli di tutti gli altri iMac, con database scaricati in remoto ogni giorno.

Le newsletter sono gestite tramite il servizio online Vertical Response: basta scriverle e disegnarle con i software preferiti, trasformarle in un pdf (cosa che si fa in un istante sui Mac) e inviarle al sito. Il gioco è fatto.

Ovviamente, parlando di una piccola catena, quello che ci si aspetta di più da un sistema software è la gestione ben centralizzata. E in questo Mac Os si rivela un alleato efficace. Innanzitutto Apple Remote Desktop permette al signor DiPadova di controllare facilmente tutti i Macintosh dei suoi negozi: basta un click, anche da casa, e può controllare facilmente un computer situato dall’altro lato del paese.

In particolare la coppia ha apprezzato la stabilità del sistema operativo: i computer devono rimanere accesi tutti i giorni tutto il giorno, e per essere gestiti centralmente è necessario che non vadano mai in crash.

Inoltre, per controllare gli orari di lavoro e i turni degli impiegati sfruttano Virtual Time Clock Pro, un software creato proprio per gestire gli orari e verificare la presenza sul posto in più punti vendita. Tutti i dati necessari a gestire le fatture di stipendio degli impiegati vengono inviati come allegato pdf al commercialista, che gestisce i numeri con QuickBooks.

E per organizzare una riunione o un training a tutti gli impiegati si preapara un meeting pagando i biglietti d’aereo? Certo che no, in questo caso entrano in aiuto le iSight, e le possibilità di multiconferenza offerte da iChat. iChat è utile anche per “telefonare” a costo zero ad ogni punto vendita, per qualsiasi imprevisto o novità che si presenta durante la giornata. La scelta di usare Mac Os si è rivelata vincente proprio per la sua intuitività: anche gli impiegati con le conoscenze informatiche più basse non hanno alcun problema nell’uso dei software di base, o nel chiedere aiuto in centrale.

E poi un altro aspetto importante è lo store online. La costruzione del sito è stata un vero e proprio hobby per il marito: “un ragazzo del college potrebbe realizzare un sito di e-commerce in un weekend su un Mac: e se sei un venditore per fare le cose bene è meglio arrangiarti da solo”.

La pagina è stata realizzata grazie alla piattaforma per e-commerce di Yahoo Stores Merchant. Non solo il sito ha una grafica semplice e immediata, ma il signor DiPadova si è divertito a realizzare anche i video promozionali con il suo Final Cut Pro. Solo lo store online fa fatturare 2milioni di dollari l’anno, ed ha permesso di fatto la costruzione del punto vendita di San Francisco.

Tutto quello che avete letto è stato realizzato da una coppia autonomamente, senza una laurea in informatica e senza sapere nemmeno cosa sia un router. E ovviamente anche con degli ottimi prodotti, cioè i vestiti. Ora sperano di aprire altri due negozi in cinque anni. Direi che è un’esperienza che ha molto da insegnare…

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