iPhone 6 Plus conquista il 41% del mercato phablet USA

L'iPhone 6 Plus è ormai considerato -per le sue dimensioni- alla stregua dei phablet ed è in quanto tale che gli studi di mercato ne misurano il successo.
L'iPhone 6 Plus è ormai considerato -per le sue dimensioni- alla stregua dei phablet ed è in quanto tale che gli studi di mercato ne misurano il successo.

L’iPhone 6 Plus venderà pure tre volte meno dell’iPhone 6, ma sta dominando il mercato americano dei phablet. Lo rivela uno studio di Kantar sul periodo agosto-ottobre 2014, nel quale l’iPhone 6 Plus ha “catturato” il 41% del mercato phablet statunitense.

Si considerano phablet gli smartphone con uno schermo superiore ai 5,5 pollici, i quali rappresentano in tutto circa uno smartphone venduto su dieci. Il mercato dei phablet è in crescita, sottolinea Kantar, forse grazie proprio all’iPhone 6 Plus.

Gli utenti interrogati per lo studio hanno affermato di aver scelto un iPhone 6 Plus proprio per le dimensioni dello schermo. Anche se il 68% degli utenti che hanno acquistato un iPhone di recente ha optato per un iPhone 6, preferendolo per il suo design più compatto, il mercato della versione Plus diventa più solito giorno dopo giorno. Per chi acquista un iPhone 6 Plus, la scelta è dettata nel 58% dei casi, dicevamo, dalle dimensioni dello schermo, ma anche per la capacità di connessione alle reti 4G/LTE, anche se in misura minore.

Le dimensioni dello schermo contano per gli utenti dei phablet, evidentemente. Uno schermo grande in un iPhone lo rende un dispositivo ibrido, a mezza strada fra iPhone e iPad. Il mercato europeo non è ancora orientato in questa direzione, oltreoceano però il mercato dei tablet si sta già facendo cannibalizzare dalle vendite dei phablet. Una tendenza già confermata dai dati di vendita degli iPad: più grande è lo schermo del suo iPhone, meno l’utente usa l’iPad. Una tendenza che spiega il lento ma crescente successo dei phablet, tant’è che Apple sembra anche adeguarsi alla crescente richiesta di iPhone 6 Plus. I tempi di consegna sono infatti scesi dalle 3-4 settimane al momento del lancio, a 7-10 giorni un mese fa, fino ai 3-5 giorni lavorativi attuali.

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