Riconoscimento vocale su iOS 5? Si sapeva da 24 anni

In un vecchio video concept creato da Apple ben 24 anni fa e ambientato nel futuro, si dice che a settembre 2011 è stata inventa la tecnologia di riconoscimento vocale nei dispositivi di assistenza personali. Una curiosità imperdibile.
In un vecchio video concept creato da Apple ben 24 anni fa e ambientato nel futuro, si dice che a settembre 2011 è stata inventa la tecnologia di riconoscimento vocale nei dispositivi di assistenza personali. Una curiosità imperdibile.

Come in uno di quei film di fantascienza dai complicati intrichi spaziotemporali, la Apple del futuro deve essere tornata indietro di un paio di decenni e mezzo per istruire la Apple del passato sui prodotti che avrebbe presentato ieri. In realtà, che questo sarebbe stato l’anno del riconoscimento vocale di Siri ce lo rilevava un video creato da Cupertino la bellezza di 24 anni fa.

Ricorderete certamente il cosiddetto Knowledge Navigator, un concept creato da John Sculley nel suo libro Odissey, pubblicato nel lontano 1987, e fonte di ispirazione per il video che vedete qui sopra. Le immagini riproducono l’ipotetica giornata di un uomo del futuro, mentre ottiene informazioni da un dispositivo Multi Touch interconnesso ad un gigantesco database di informazioni ipertestuali e suffragato da agenti software; parliamo, per farla breve, del maggiordomo virtuale che si è infilato in iOS 5 grazie a Siri.

Nel video si fa esplicita menzione all’anno e al mese di introduzione di tale tecnologia, e c’è da ridere:

Occorre partire dalle date menzionate nel video del Knowledge Navigator, che nella finzione ha luogo il 16 settembre 2011. La data sul calendario del professore è il 16 settembre, e sta cercando un foglio scritto nel 2006, ovvero “circa cinque anni fa” il che ci porta per l’appunto al 2011.
E questa mattina, all’Evento iPhone, Apple ha annunciato Siri, un assistente vocale a linguaggio naturale che entra in iOS 5 e diventa una parte fondamentale del nuovo iPhone 4S.
Quindi, 24 anni fa Apple aveva previsto un sofisticato assistente basato su linguaggio naturale incastonato in un dispositivo touchscreen con la mela, e ci ha preso quasi alla perfezione sbagliando appena di un mese.

Una curiosità notevole, che si spiega con due sole teorie. O la Apple del futuro ha consegnato i progetti dell’iPhone 4S a quella del passato per colonizzare il mercato smartphone, o a Cupertino c’è qualcuno che sa esattamente dove saremo -o dove vorrebbero che fossimo- da qui ai prossimi trent’anni.

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