Rooms per iPhone, Facebook tenta la strada del micro-blogging anonimo

Facebook ha da poco rilasciato “Rooms”, app creata da Josh Miller che coniuga l'idea delle chatroom anonime a quella delle discussioni da forum, permettendo all'utente di creare stanze pubbliche o private ed adottare qualsiasi pseudonimo.
Facebook ha da poco rilasciato “Rooms”, app creata da Josh Miller che coniuga l'idea delle chatroom anonime a quella delle discussioni da forum, permettendo all'utente di creare stanze pubbliche o private ed adottare qualsiasi pseudonimo.

Nelle ultime settimane circolava qualche voce sull’arrivo di una nuova app creata da Facebook, un luogo virtuale dove condividere contenuti e discutere su qualsiasi argomento in maniera anonima. Quell’applicazione è “Rooms” ed è stata rilasciata ufficialmente nelle ultime ore dalla compagnia con base a Menlo Park.

Rooms ha caratteristiche da quelle di Facebook, bacheca dove l’identità reale è uno dei valori tenuti in maggiore considerazione. L’app per iPhone è stata sviluppata da Josh Miller, co-fondatore di Branch, startup acquisita dall’azienda californiana circa un anno fa, ed il suo proposito è creare un un ambiente dove condividere contenuti e discussioni senza la necessità di attenersi strettamente alla propria identità – una restrizione piuttosto discussa tra quelle poste da Facebook.

App per le discussioni anonime ne esistono già, Snapchat, Slinghsot e Mentions tanto per citarne alcune, ma si concentrano su brevi scambi piuttosto che sul coltivare lunghe conversazioni.

Una “Room” è un flusso di foto, video e testo – non molto differente da quelli che si hanno su Instagram o Facebook – con un argomento determinato da chiunque abbia creato la stanza. I primi utenti hanno già creato stanze per qualunque cosa, da video sul beatboxing, al parkour a foto di pietanze fatte in casa. C’è persino una stanza chiamata “Kicks From Above” che mostra foto di belle scarpe in posti eccezionali.

Rooms opera in modo diverso dai gruppi di Facebook offrendo la possibilità di creare degli spazi separati dai propri circoli di amicizie e di adottare per ciascuno di questi spazi un’identità diversa, che sia reale o fittizia.

L’idea è quella delle message board, concetto mantenuto vivo da portali come Reddit e di cui, secondo Miller, si sentiva la mancanza nel mondo mobile. Persino il sopraccitato Reddit ha ottenuto da poco la propria app dedicata che comunque non consente la creazione di nuove “aree di discussione” (subreddit). Il nuovo software proposto da Facebook permette di creare degli ambienti con un argomento preciso e di gestirli in maniera simile alle pagine di un forum o di un blog, impostando sfondi, immagini, scegliendo moderatori e mettendo al bando utenti indesiderati.

L’unica cosa che manca a Rooms è un meccanismo di scoperta ma questa è un’omissione voluta dai suoi creatori che preferiscono far crescere la community in modo organico; per questo esiste un sistema ad invito che genera un QR-Code grazie al quale è possibile guadagnare l’accesso alla stanza.

Attualmente l’app è disponibile solamente attraverso la destinazione americana dell’App store.

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