Salvata dall'iPhone: la macchina precipita, e la polizia la localizza con 'Trova il Mio iPhone'

'Trova il mio iPhone' non serve soltanto per recuperare un telefono Apple rubato. Ad una donna negli Stati Uniti ha salvato la vita. Ecco il resoconto di un miracolo.
'Trova il mio iPhone' non serve soltanto per recuperare un telefono Apple rubato. Ad una donna negli Stati Uniti ha salvato la vita. Ecco il resoconto di un miracolo.


Trova il mio iPhone è il servizio che Cupertino ha creato per gli utenti più distratti -quelli che dimenticano ovunque il proprio telefono- e per quanti subiscono la sfortuna di un furto; grazie ad essa, e sempre che il telefono disponga di autonomia sufficiente, è possibile risalire con precisione variabile all’ubicazione dell’iPhone o dell’iPad. Per la statunitense Melissa Vasquez, tuttavia, ha fatto molo di più: le ha letteralmente salvato la vita.

Lunedì pomeriggio la donna stava guidando non lontano da casa sua quando, per ragioni ancora da chiarire, ha perso il controllo dell’auto ed è precipitata in un burrone per 150 metri, in una zona molto estesa e remota nei pressi di San Jose. È rimasta sola per ben 17 ore, a lottare tra la vita e la morte, intrappolata nel veicolo.

La segnalazione era partita in automatico grazie all’iscrizione a OnStar, un servizio capace di rilevare gli incidenti e comunicarli in tempo reale alle forze dell’ordine; il problema è che alle coordinate dell’impatto non c’era nessuno. Per fortuna, all’agente David Cameron, che seguiva le indagini, è venuta un’ottima idea: ha rintracciato i familiari della vittima e ha chiesto loro se possedevano un iPhone; e dopo aver tentato di indovinare la password, è riuscito a individuare con precisione matematica l’ubicazione della Vasquez:

Ho solo fatto un’ipotesi plausibile su una serie di numeri comuni che la gente utilizza per le password e dopo qualche tentativo sono riuscito a entrare. Credo che qualcuno stesse vegliando su di lei. Le cose si sono aggiustate da sole, e se non fosse andata così, questa sarebbe stata tutta un’altra storia” ha affermato Cameron.

In particolare, ci sono voluti 20 minuti di tentativi per indovinare la password; poi, è subito partito l’elicottero dei soccorsi. La donna è stata trovata a faccia in giù per la scarpata, proiettata fuori dal veicolo a causa della violenza dell’urto. La prognosi è riservata, ma i medici si aspettano una ripresa completa nei prossimi mesi. E chissà se all’iPhone è toccata la stessa sorte.

La lezione da trarre non è “utilizzate password semplici;” piuttosto, condividete le password che potrebbero salvarvi la vita con le persone che amate. Qui di seguito, gli screenshot coi momenti salienti dell’operazione di polizia. Buona visione.

Donna salvata da un iPhone

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