Apple ostacolerà Kindle e le altre applicazioni senza in-app purchase


Questa mattina il New York Times ha dato notizia dell’ennesimo rifiuto eccellente di un’applicazione su App Store. Il team di approvazione delle applicazioni, infatti, ha rifiutato l’applicazione Sony Reader Store, un negozio di libro alternativo ad iBooks. Apple ha rifiutato l’applicazione perché usa un sistema di acquisto alternativo agli acquisti in-app: Sony, infatti, avrebbe preferito far acquistare gli eBook in una pagina ad hoc di Safari, anche per garantire la possibilità di riutilizzare l’acquisto su un suo reader.

Secondo un portavoce di Apple, Trudy Muller, nulla sarebbe cambiato nelle regole di App Store, ma a Cupertino avrebbero semplicemente stretto la morsa su una clausola già scritta: “Le applicazioni che offrono agli utenti la possibilità di fare acquisti all’interno dell’applicazione”, spiega Muller, “Devono farlo anche all’interno dell’applicazione stessa, con l’in-app purchase”. L’in-app purchase, quindi, non sarà il sistema di acquisto esclusivo, ma la sua disponibilità sarà comunque obbligatoria.

Per chi ancora non lo sapesse, l’in-app purchase è un sistema di pagamento proprietario di Apple, che consente agli utenti di non inserire il proprio numero di carta di credito in un’applicazione, acquistando contenuti aggiuntivi semplicemente facendo login con il proprio account App Store. Oltre a essere infinitamente più comodo per l’utente, questo sistema è anche profittevole per Apple stessa, che si prende sempre il 30% del valore della transazione.

Il giro di vite di Apple è molto simile a quello annunciato da Facebook pochi giorni fa: il celebre social network, infatti, entro luglio obbligherà gli sviluppatori a rendere sempre disponibile un sistema di pagamento tramite crediti Facebook, una moneta virtuale su cui l’azienda di Zuckerberg ha un margine di guadagno.

In questo senso sembra che i proprietari delle piattaforme del futuro, Apple e Facebook, vogliano fare di tutto per assicurarsi anche la “moneta virtuale” del futuro. E se per ora questa clausola ha bloccato solo l’applicazione di Sony, di sicuro non potrà che dare fastidio ad applicazioni ancor più celebri. Kindle di Amazon e l’applicazione Zinio per i magazine, ad esempio, non rendono possibili gli acquisti via in-app purchase, ma solo con un’interfaccia web. Stessa cosa dicasi per BlueFire Reader, unica applicazione a rendere possibile l’acquisto di eBook anche in Italia. Di sicuro, anche su questo tema, la Mela si attirerà aspre polemiche.

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