Apple sotto accusa per la privacy degli utenti


Era chiaro che, soprattutto negli USA, le indagini del Wall Street Journal sull’inquietante gestione della privacy delle app per iPhone ed Android non sarebbero cadute nel vuoto. Lo scorso 23 dicembre, infatti, è stata promossa un’azione legale nei confronti di Apple, con l’accusa di permettere alle app di terze parti di inviare agli inserzionisti dati preziosi sugli utenti. In arrivo una probabile class action.

A riportare la notizia è Bloomberg, e le accuse sono piuttosto circostanziate:

Secondo le parti in causa, iPhone ed iPad prodotti da Apple, Cupertino (California) sono codificati con dispositivi di identificazione che permettono ai network pubblicitari di tracciare quali applicazioni scaricano gli utenti, quanto frequentemente le usano e per quanto tempo.
“Alcune app vendono oltretutto informazioni aggiuntive ai network pubblicitari, incluse informazioni sulla posizione, genere, età, entrate, etnia, orientamento sessuale e visione politica”, secondo la causa.

Il problema, insomma, è quell’UDID (“Unique Device Identifier”) innervato in ogni dispositivo iOS che non può essere bloccato o camuffato dagli utenti e che permette una profilazione piuttosto spinta. Dal canto suo, Apple garantisce che la privacy degli utenti non viene minimamente violata, e si difende affermando che -grazie al processo di recensione obbligatorio- nessuna app accede ad alcun dato personale senza un esplicito consenso, e i software che non rispettano le regole vengono scartati. Intanto però, assieme al nome di Apple, vengono fatti anche quelli di popolari software quali Paper Toss, Pandora, Dictionary.com e The Weather Channel.

Stando alla causa, che potrebbe trasformarsi presto in class action, ogni utente che abbia scaricato almeno un’app dall’App Store su un dispositivo iOS a partire dal 1 dicembre 2008 dovrebbe aver diritto ad una qualche forma di indennizzo. Unica nota stonata è proprio questa data, visto e considerato che l’App Store al tempo non esisteva ancora: ha aperto i battenti solo l’11 luglio 2008.

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