iAd, La pubblicità di Apple presto invaderà il display di iPhone e iPad

Nel tentativo di irretire maggiormente gli inserzionisti, Apple lancerà presto una nuova, invasiva modalità per gli spot su iAd: si chiama in gergo "pubblicità interstiziale" e non vi piacerà.
Nel tentativo di irretire maggiormente gli inserzionisti, Apple lancerà presto una nuova, invasiva modalità per gli spot su iAd: si chiama in gergo "pubblicità interstiziale" e non vi piacerà.

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Stando a quel che si legge su AdAge, Apple ha in mente profondi cambiamenti per il suo network pubblicitario; iAd introdurrà presto i cosiddetti “spot interstiziali,” vale a dire pubblicità che occupano l’intero schermo e che rendono necessaria l’interazione per sbarazzarsene. Dite pure addio al minimalismo della mela.

L’idea iniziale alla base di iAd, per voce dello stesso Steve Jobs, aveva un che di romantico: consisteva in un approccio leggero e discreto alle réclame all’interno di App Store e su iTunes Radio, con piccoli banner poco appariscenti, che avrebbero dovuto invogliare gli utenti a fare clic solo per il gusto di guardare le opere d’arte (pubblicitaria) create dall’inserzionista assieme al marketing Apple (qualcuno ricorda Tron Legacy?). Senonché, ben presto ci si è accorti che questo mondo è molto meno sofisticato di quanto non credessero a Cupertino, e soprattutto poco incline a spendere senza risultati tangibili.

Esaurito l’effetto novità, sono cominciate ad affiorare le magagne. Gli inserzionisti non erano affatto contenti, le commesse calavano, e dopo una pioggia incessante di critiche, la mela è stata costretta ad aumentare i compensi degli sviluppatori, a tagliare i budget minimi per le campagne e a concentrarsi su iTunes Radio:

Le pubblicità video all’interno delle app potrebbero rivelarsi un modo per ravvivare gli interessi degli inserzionisti per l’eccentrico ma difettoso network iAd. La linea pubblicitaria è stata lanciata nel 2010 in pompa magna come se si fosse trattato di un nuovo iPhone, ma ha faticato ad attirare la trazione del mercato. Agli inserzionisti si chiedeva inizialmente 1 milione di dollari per unità pubblicitarie multimediali che somigliavano più a micro-siti Web che a banner. Poi, il prezzo è calato a 100.000 dollari negli anni, nonostante Apple abbia aggiunto nuove funzionalità come le mappe.

Non conosciamo i prezzi e le caratteristiche tecniche delle pubblicità a tutto schermo che hanno intenzione di lanciare, ma la strada oramai è segnata: nel 2012 iAd ha reso alla mela appena 125 milioni di dollari, ed ecco perché in futuro gli spot su iPhone dovranno essere più visibili e più remunerativi per gli inserzionisti; o più fastidiosi, se la vediamo dal punto di vista degli utenti.

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