Google TV ha gia le app: è guerra ad Apple TV

Ora che Google ha ufficialmente presentato al pubblico la sua personalissima interpretazione del set top box, è stata anche approntata una pagina dedicata sul sito di Mountain View. La guerra ad Apple TV passa per le applicazioni, già presenti sul dispositivo, e alcune partnership strategiche con illustri nomi del calibro di Twitter, Universal, Amazon, Netflix, NBC, HBO e NBA.

I costi sono molto diversi, parliamo di 99$ per Apple TV e grossomodo il prezzo di un iPod touch da 32 GB per una Logitech Revue GoogleTV (in alternativa, Sony lancerà presto delle smart TV), ma d’altro canto lo sono anche le funzionalità e l’espandibilità dei due prodotti: almeno a giudicare dalla lista delle feature integrate, per il momento la creatura di Google risulta la più completa. Certo, manca il supporto ad iTunes Store che resta appannaggio unico della mela, ma c’è da considerare che almeno negli USA l’inclusione di Amazon VOD, Pandora, Napster, Blip.tv e la presenza del browser Chrome (quindi, virtualmente, di qualunque servizio non nativo) potrebbe spingere l’utenza nelle braccia del motore di ricerca.

E poi c’è la questione dell’espandibilità software. Fatta esclusione per l’entusiasmo di chi taglia la testa al toro e le compra entrambe, mediamente ogni utente dovrà operare una scelta e nella valutazione ricadranno non soltanto i costi da sostenere ma anche l’accesso ad un catalogo di applicazioni che permettano di personalizzare la fruizione dei contenuti. Cosa che, grazie all’integrazione con Android Market, sarà possibile da subito per gli acquirenti di Google TV ma che potrebbe presto arrivare anche sull’equivalente con la mela. Dopotutto, ora che Apple TV monta iOS, c’è da scommetterci che a Cupertino stiano lambiccandosi il cervello per creare una formula adatta allo scopo, e rendere possibile l’accesso ad App Store nel migliore dei modi possibili.

Allo stato attuale, insomma, e visto l’alto numero di variabili in campo, è difficile fare una valutazione che non rischi di essere smentita tra una settimana. Vista la quantità e la qualità delle partnership di Mountain View, in molti ostentano scetticismo sulla possibilità che Apple TV possa vincere nel breve e medio termine, e probabilmente non hanno torto, soprattutto senza una riprogettazione e una virata nella filosofia aziendale.

Ad ogni buon conto, non dimentichiamo che in ultima istanza non è la lista delle funzionalità a creare un successo, ma il fatto che gli utenti decidano o meno di acquistare un determinato dispositivo. E se sulla carta Google TV risulta il gingillo più completo, è anche quello più complicato/costoso per l’utente medio, e ciò potrebbe spaventare e allontanare parecchi, magari già abituati ad acquistare su iTunes Store la serie TV da vedere sull’iPod touch. E poi, siamo davvero così convinti che gli utenti vogliano poter usufruire dell’intero Web dal televisore di casa? E’ davvero tanto comodo controllare gli aggiornamenti su Facebook o Twitter mentre guardiamo la partita, oscurandola? Questione di gusti, per carità, ma chi scrive non ha dubbi: altro che iPhone ed iPad, in questo caso persino il vecchio e caro portatile risulta più comodo.

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