Morte di Nelson Mandela, l'omaggio di Apple sul suo sito ufficiale

Apple.com saluta Nelson Mandela con un'immagine simile a quella postata per la morte di Steve Jobs.
Apple.com saluta Nelson Mandela con un'immagine simile a quella postata per la morte di Steve Jobs.

Era successo finora solo per la morte di Steve Jobs e in poche altre occasioni: la homepage di Apple.com è stata modificata per dare il saluto dell’azienda di Cupertino a Nelson Mandela, morto all’età di 95 anni dopo aver passato un’intera vita a combattere per la libertà e per i diritti umani nel suo Sudafrica, arrivando naturalmente ovunque nel mondo col suo messaggio.

Un carattere da Think Different, la campagna di Apple dedicata ai più grandi personaggi del secolo scorso, avviata dal reparto marketing della società guidata dall’allora rientrante Steve Jobs, che volle infatti fortemente la faccia di Nelson Mandela sui numerosi poster che fecero parte della pubblicità. Ne ha parlato Ken Segall nel suo libro su Apple, intitolato Insanely Simple, tradotto in Italia col titolo Simply Apple. L’ossessione di Steve Jobs. Anche quando la campagna Think Different era in pieno svolgimento, Steve Jobs pensava costantemente a nuove persone da coinvolgere, arrivando a Nelson Mandela:

“Parlava di quanto Mandela fosse una persona straordinaria e dell’onore che sarebbe stato vederlo apparire nella nostra campagna. Non era un complotto mercenario per creare altra pubblicità a favore di Apple. Steve voleva dare un tributo genuino a una persona che ammirava realmente. C’era solo un problema. A quel tempo Mandela era presidente del Sudafrica.”

Jobs chiese all’agenzia che gestiva la campagna, la TBWA\Chiat\Day, di chiamare Mandela, che gentilmente rifiutò. Ma da buon testardo, il capo di Apple non mollò e anzi rilanciò coinvolgendo un altro personaggio di spicco: Bill Clinton, all’epoca presidente degli Stati Uniti. I buoni rapporti tra Clinton e Jobs spinsero il primo ad attivarsi per contattare Mandela in prima persona, avanzandogli nuovamente la proposta che egli però tornò a rifiutare.

Tramite Bill Clinton, tuttavia, Steve Jobs riuscì a farsi aprire una porta da Nelson Mandela, il quale disse che avrebbe potuto partecipare in futuro, dopo aver lasciato la carica presidenziale.

Via | Cultofmac.com

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