Apple pensa all'acquisizione di ARM


Quella diffusa dal London Evening Standard è una indiscrezione che ha il potere di deflagrazione di una bomba. Secondo il quotidiano, nel distretto finanziario della City si vocifera della possibilità che Apple acquisisca ARM Holdings. Sì, proprio la stessa che fornisce i chip a Cupertino per i suo iPad, iPhone ed iPod touch, e praticamente a quasi tutta la concorrenza.

Secondo un addetto ai lavori intervistato dal quotidiano, una mossa del genere è quanto di più naturale possano fare a Cupertino:


Un affare simile ha molto senso nell’ottica di Apple. In questo modo impediranno alla tecnologia di ARM di infilarsi nei gadget e computer di tutti gli altri.

E, quanto a questo, un’eventuale acquisizione avrebbe probabilmente il potere di sconquassare l’intero mercato degli smartphone e quello incipiente dei tablet (nulla vieterebbe ad Apple di tenere la crème della tecnologia per sé, di praticare condizioni sconvenienti, o peggio, di non rinnovare le licenze ai competitor); ecco perché, come sagacemente sottolinea qualcuno, in uno scenario del genere c’è la possibilità tutt’altro che remota che l’Autorità per l’antitrust europea si faccia sentire, così come è avvenuto nei mesi scorsi per Intel e le sue pratiche anticoncorrenziali perpetrate ai danni di AMD.

D’altro canto, non è che a Apple manchi la grana per procedere: i dati dell’ultimo trimestre fiscale sono stati eccezionali, anzi normalmente eccezionali, visti i risultati operativi negli ultimi anni. Con più di 40 miliardi di dollari cash nei forzieri, il finanziamento dell’operazione non rappresenta certamente un problema. The Register infatti riporta che l’offerta fatta si attesta attorno agli 8 miliardi di dollari, quindi qualcosa come il 20% delle casse di Cupertino.

Non è una cifra di poco conto, certo, ma dopotutto non è di poco conto neppure il vantaggio competitivo che deriverebbe dall’acquisizione di ARM, tanto nell’immediato che nel futuro più remoto.

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