Joe Hewitt: basta con iPhone, torno al Web

Joe Hewitt dice basta con lo sviluppo iPhone e si dedicherà ad un nuovo progetto, di cui però non parla. Nella giornata di ieri, Hewitt, ovvero lo sviluppatore dell’applicazione Facebook per iPhone, ha annunciato su Twitter la sua scelta:

E’ tempo per me di provare qualcosa di nuovo. Ho delegato lo sviluppo dell’applicazione iPhone di Facebook ad un altro ingegnere e mi sono buttato in un nuovo progetto.

Raggiunto da Jason Kincaid di Techcrunch, Joe Hewitt spiega che il motivo fondamentale che lo ha portato all’abbandono, riguarda le policy di approvazione relative ad App Store:

La mia decisione di interrompere con lo sviluppo di iPhone riguarda le policy di Apple. Rispetto il loro diritto di gestire la piattaforma come desiderano, ma concettualmente sono contro all’esistenza del loro processo di approvazione. Sono preoccupato del fatto che loro stanno creando un orribile precedente per altre piattaforme di sviluppo e presto la vita degli sviluppatori sarà infestata da chi vuole controllarli.

Da ora in poi, Hewitt dice, il suo interesse sarà quello di ritornare allo sviluppo Web.

Joe Hewitt è lo sviluppatore di un’applicazione tra le più diffuse di tutti i tempi su App Store e il suo “abbandono” attira l’attenzione di molti.
Come si può leggere in un altro messaggio lasciato sul gruppo di Three20, il framework da lui creato, l’idea non è quella di un completo abbandono dello sviluppo iPhone, bensì è un cambio di rotta:

Non sono più tanto sicuro che il 100% della mia attività lavorativa sia la percentuale corretta da investire nella loro piattaforma

Quindi uno sviluppatore, anche di successo come Hewitt, non ritiene più che dedicare tutto il proprio tempo e le proprie risorse allo sviluppo di applicazioni iPhone possa essere funzionale al proprio business. E’ qui, in questo sentimento di frustrazione, che Apple dovrebbe guardare per migliorare il proprio ecosistema iPhone e garantire che casi come questo siano il più possibile ridotti.

Già la scorsa estate Hewitt aveva criticato duramente il processo di approvazione di App Store e i suoi tempi di risposta, con la conseguente perdita di tempo e risorse da parte degli sviluppatori (quindi anche sua). Secondo alcuni però, la scelta di rimanere a lavorare per Facebook, che offre un ambiente di sviluppo con tante restrizioni, è un po’ in contraddizione con la critica delle restrizioni che la piattaforma iPhone porta con sé.

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